Conte furioso: "Governo bulimico su nomine. Pd? No condizioni per l'alleanza"
Il leader pentastellato al vetriolo contro il governo Meloni: "La direzione della Rai è un disastro. No alle leggi ad e contra personam"
Riforme, nomine, leggi ad personam: è scontro totale. Conte sulla violenza no Vax a Mezz'Ora in Più: "Ho ricevuto minacce di morte"
Nomine, riforme, leggi ad personam, spoil system, violenze no vax e alleanze a Sinistra: il leader pentastellato Giuseppe Conte, dal palco di un comizio avvenuto oggi a Roma e dagli studi di Viale Mazzini, ospite a Mezz'Ora in Più su Rai 3 da Lucia Annunziata, non usa mezzo termini, nè col governo nè con gli alleati dem, in vista del confronto politico di martedì 9 maggio. Sul primo punto Conte ha dichiarato: "Non mi sembra che il governo sia in difficoltà sulle nomine: esprime una bulimia di nomi che francamente è assolutamente censurabile. C'è lo spoil system ed è un sistema per me corretto nel senso che quando un governo si insedia ci sono alcuni incarichi pubblici che devono avere una consonanza con l’esecutivo di turno".
Secondo il leader M5s, però, "si sta andando oltre e dopo la disastrosa stagione berlusconiana delle leggi ad personam, si stanno introducendo leggi contra personam e anche quegli incarichi che dovrebbero essere sottratti allo spoil system, come ad esempio Inps e Inail, sono invece volgarmente aggrediti con delle norme ad hoc". Il leader pentastellato ha evidenziato che "alcuni incarichi pubblici, soprattutto se svolti bene, dovrebbero essere presidiati nella loro autonomia".
Riforme, Conte: "Noi 5S indisponibili a stravolgere l'assetto costituzionale"
Sul secondo punto chiave, ovvero le riforme, il leader grillino ha spiegato: "Dico chiaramente che non siamo disponibili a stravolgere l’assetto costituzionale". Martedì 9 maggio "andremo ad ascoltare, ma abbiamo delle idee molto chiare e riteniamo di portare un contributo se ci si vuole confrontare su come migliorare l’efficienza dell’autorità e dell’azione di governo”. Il leder pentastellato ha sottolineato che “ci sono alcune disfunzioni che ormai abbiamo rilevato da tempo” e che “non è la prima volta che si tenta una stagione di riforme costituzionali”. Interpellato dai giornalisti a proposito della posizione del Movimento sull'elezione diretta del Presidente della Repubblica e del premier, Conte ha risposto: “Permetteteci di sederci al tavolo per capire innanzitutto quali saranno le proposte, perché pur senza voler fare anticipazioni, mi sembra di capire che nella maggioranza ci sono tante opzioni e non ancora c’è la convergenza su una prospettiva in particolare”. “Sicuramente però, guardando in giro per il mondo i vari sistemi, ha aggiunto Conte, l’elezione diretta non è risolutiva della stabilità, per esempio degli assetti di governo, è indubitabile”.
Conte banna l'alleanza col Pd: "Non ci sono le condizioni"
Sul terzo punto chiave, ovvero le alleanze, Conte ha spiegato ospite su Rai 3 a Mezz'Ora in Più: "Non c'è una concreta prospettiva per una confederazione, un'alleanza strutturale. Per noi è un bene. Come forze progressiste noi conduciamo battaglie di frontiera, per esempio sul salario minimo, noi continuiamo per la nostra strada. La convergenza deve essere su obiettivi condivisi: non devono esserci un compromesso al ribasso". "Noi sicuramente ci sediamo al tavolo e ascolteremo quello che ci sarà proposto. Ma da subito chiariamo che questo tavolo nasca da una diagnosi condivisa, e poi interveniamo a portare i rimedi. Fughe in avanti in questo contesto mi sembrano molte insidiose".
"Su alcuni temi come il salario minimo, il Pd sta raggiungendo posizioni che noi già avevamo da tempo, anzi sono nostri cavalli di battaglia. Su altre posizioni non abbiamo registrato un effettivo cambiamento, come sul conflitto russo-ucraino e anche per quanto riguarda le tecnologie eco sostenibili, parlo di inceneritori che per noi sono banditi".
Infine, spazio alla violenza no Vax. "Le forze dell'ordine hanno fatto il possibile", l'aggressore "si è avvicinato fingendo di darmi la mano. E' un gesto inaccettabile. Quando il dissenso sfocia nell'aggressione fisica è deprecabile", ha spiegato Conte. "Ho ricevuto anche minacce di morte penso che la realtà in un Paese è molto complessa, molto articolata", ha aggiunto.