M5S, Conte rilancia il salario minimo. Giustizia? "Non siamo isolati"
Salario minimo, Conte: battaglia per Paese e milioni di lavoratori
M5S, Conte: "Ci sono alcuni passaggi che non sono negoziabili"
Quella per il Salario minimo "è una battaglia che stiamo facendo per tutto il Paese: quattro milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici, molti giovani, molte donne". Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando con i cronisti all'ingresso del Senato. "La Germania ha aumentato il Salario minimo, l'altro giorno la Spagna, l'Italia cosa aspetta? Non parliamo di leggi di là da venire. C'è un disegno di legge solo da approvare, tutto pronto, chi è pronto lo sottoscriva con noi e chi non lo sottoscrive si assume una responsabilità di fronte a quattro milioni e mezzo di cittadini; molti anche fra voi, molti giornalisti prendono 200-300 euro l'ora...", ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio, correggendosi subito dopo, anche a causa della reazione ilare dei presenti chiamati in causa: "Scusate, al mese, come il rider che adesso mi ha chiesto una foto".
M5s, Conte: non siamo isolati, altri chiariscano proprie scelte - "Qualche quotidiano stamattina scrive che il Movimento 5 Stelle sarebbe 'isolato'. Siamo isolati se diciamo, come abbiamo fatto ieri in Aula sul caso Open-Renzi, che i politici devono difendersi nei processi e non dai processi? Siamo isolati se vogliamo approvare subito il salario minimo per alzare gli stipendi da fame, combattendo precarietà e paghe da 3 o 4 euro l'ora? Se questa determinazione significa 'isolamento' allora ne vado fiero. Ma in realtà io non credo proprio che ci ritroveremo isolati, perché avremo sempre il Paese al nostro fianco". Lo scrive su Facebook il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte.
"La nostra linea - precisa - è molto chiara: spetta agli altri fare chiarezza sulle proprie scelte di ieri e di domani. Chi vuole lavorare con noi non può eludere queste questioni, deve assumersi queste responsabilità. Possiamo discutere di tante cose, possiamo confrontarci per trovare nel dialogo tante soluzioni. Ma ci sono alcuni passaggi che non sono negoziabili, perché richiamano valori fondamentali del nostro essere in politica e del nostro modo di fare politica. Noi ci siamo per vocazione, per realizzare un progetto di società migliore. L'agenda politica di ieri, quella di oggi e quella di domani pone sempre il grande problema del vuoto, del silenzio della politica sui temi di etica pubblica e di giustizia sociale. Il Movimento è nato per colmare questo vuoto e continuerà ad esserci per assolvere a questa missione. Con forza, con coraggio, con ostinazione", conclude Conte.
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