Corruzione, la sinistra in piazza contro Toti: "Tiene in ostaggio la Liguria"
La mossa di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli per dare la spallata alla destra e strapparle la Regione dopo l'inchiesta che ha travolto il governatore
Liguria, sinistra unita contro Toti. Grande manifestazione a Genova per chiedere le sue dimissioni
Si riunisce il "campo largo" a Genova per una manifestazione contro il governatore della Liguria Giovanni Toti. La sinistra chiede che il presidente si dimetta dopo lo scandalo che lo ha travolto. Toti è ai domiciliari dallo scorso 7 maggio con l'accusa di corruzione. Anche il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare. L’obiettivo della sinistra unita, da Schlein a Conte a Fratoianni-Bonelli, è quello di "liberare la Liguria tenuta in ostaggio" e di fatto lanciare una nuova offensiva al governo di Giorgia Meloni, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali del prossimo autunno ai quali potrebbe, quindi, aggiungersi anche il voto anticipato in Liguria.
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E proprio sulla richiesta di dimissioni la coalizione di centrosinistra si sta schierando compatta, ancora una volta. "Occorre votare. Subito. Conta più Giovanni Toti o un milione e mezzo di liguri? – ha commentato ieri Ferruccio Sansa, ex candidato alla presidenza della Regione con una coalizione di centrosinistra, rilanciando ancora una volta la necessità del voto anticipato. Un commento che nel giro di pochi minuti ha trovato risonanza in tutti i partiti del campo progressista, vale a dire Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Circola la data di giovedì 18 luglio per questa grande manifestazione a Genova, ma manca ancora l'ok del Comune che sta prendendo tempo. I consiglieri di Toti: "Servono 15 giorni per ottenere le autorizzazioni".