Covid e riforme, asse Meloni-Terzo Polo. E Berlusconi si arrabbia

Alleanza sulla "spazzacorrotti", ma l'intesa va oltre e Berlusconi non ci sta. Ronzulli: “Un errore le norme sui non vaccinati"

Matteo Renzi e Carlo Calenda
Politica

L'asse maggioranza -Terzo polo contro la legge 'Spazzacorrotti'

È registrata come legge 3/2019, più nota come Spazzacorrotti. E sarà molto probabilmente spazzata via da una alleanza inedita su un ordine del giorno, una sorta di maggioranza allargata Azione-Iv-FdI-Lega-FI contro la norma della Repubblica Italiana in tema di contrasto alla corruzione emanata durante il governo Conte I, su iniziativa dell'allora ministro della giustizia Alfonso Bonafede (M5S).

La legge apporta modifiche al codice penale e al codice di procedura penale con l'obiettivo di potenziare l'attività di prevenzione, accertamento e repressione dei delitti contro la pubblica amministrazione italiana, istituendo anche la possibilità di indagini con agenti sotto copertura, ed è entrata in vigore il 31 gennaio di tre anni fa, dopo essere stata approvata in via definitiva dal Senato il 18 dicembre 2018, risolvendo molte delle numerose raccomandazioni del Greco (Gruppo di Stati contro la corruzione) nei confronti dell'Italia in materia di corruzione.

Dopo il primo colpo assestato con l'ordine del giorno, Il Terzo polo ha già pronto un pdl per il ritorno alla prescrizione pre-Bonafede, facendo seguire a un atto di indirizzo un atto formale. Quell'odg approvato ieri è tra i protagonisti della corsa contro il tempo alla Camera per l'approvazione definitiva del decreto Rave, nonostante l'ostruzionismo messo in atto da Pd, M5s, Verdi e Sinistra, dato che la conversione in legge del provvedimento ha come limite temporale la mezzanotte di oggi. Il via libera dell'Aula all'ordine del giorno a prima firma del vicesegretario di Azione e presidente della Giunta per le Autorizzazioni Enrico Costa (186 sì, 115 no e 1 astenuto) impegna il governo "a predisporre, con una rivisitazione organica, il ripristino della disciplina della prescrizione sostanziale in tutti i gradi di giudizio, rimuovendo le criticità attuali derivanti dalla legge 3 del 2019".

"Il Parlamento ha presentato un ordine del giorno per chiedere il ritorno alla prescrizione come era prima della modifica del ministro Bonafede, sul quale il governo ha dato un parere favorevole. L'indicazione la recepiamo e secondo me è di buon senso, il tornare alla prescrizione che è un fondamento dello stato di diritto", esplicita il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Berlusconi arrabbiato per la convergenza Meloni-terzo polo. Ronzulli: "Un errore le norme sui non vaccinati"

Ma l'asse tra Meloni e terzo polo sembra andare oltre. Come scrive il Fatto Quotidiano, "il movimento è simmetrico, ormai quasi un classico di questa maggioranza: il governo fa sponda con i centristi di Italia Viva e Azione e Forza Italia si arrabbia. E si smarca. Ieri, dopo la conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni, è successo sulla strategia del governo per combattere la pandemia (preoccupano gli arrivi dalla Cina) ma anche sulle riforme: la presidente del Consiglio ha rilanciato il presidenzialismo (“lo voglio fare”) aprendo all’opposizione centrista, ma Forza Italia frena sulla Bicamerale (anche piccola) per scrivere il testo insieme a Matteo Renzi e Carlo Calenda".

Sul punto del Covid, parla a Repubblica Lucia Ronzulli di Forza Italia: "Inserire le norme anti-Covid nel decreto sui rave non è stata la scelta migliore", dice la capogruppo azzurra Senato. "L’invito di Forza Italia non è cambiato: immunizzarsi tutti, non solo alcuni".

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