Covid, giustizia, Rdc e tasse: dal Cdm via libera al decreto

La lista dei viceministri e dei sottosegretari potrebbe creare fibrillazioni all'interno dei partiti della maggioranza

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Politica

Consiglio ministri: approvato dl su giustizia e covid

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge con misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo con la riforma del processo penale, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali. Lo si apprende da fonti ministeriali.

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Caro bollette, crisi energetica, giustizia, gestione pandemica ma anche manovra fiscale e reddito di cittadinanza: il governo Meloni si prepara ad affrontare il primo Consiglio dei Ministri, durante il quale anche la lista dei viceministri e dei sottosegretari potrebbe creare fibrillazioni all'interno dei partiti della maggioranza dove in tanti hanno l'aspettativa di entrare al governo. L'ultimo caso è in Forza Italia: una buona parte del partito azzurro 'difende' la posizione del deputato Mangialavori che però potrebbe rimanere fuori dall'elenco, così come l'altro azzurro Cappellacci.

Dovrebbero essere tre i viceministri forzisti: Sisto alla Giustizia, Barelli agli Interni e Valentini al Mise. Per gli altri nomi spettanti a FI alla fine potrebbero spuntarla, oltre a Perego (alla Difesa) e Casasco (Mef), le azzurre Siracusano, Savino e Bergamini. Barachini dovrebbe avere la delega all'Editoria.

Anche nella Lega sono in tanti a essere 'iscritti' alla corsa: sicuri di un posto Rixi (viceministro alle Infrastrutture) e Molteni (agli Interni). In ballo per un ruolo Freni (Mef o Mise), Durigon (Lavoro), Gava (Transizione energetica), Ostellari o Morrone (Giustizia), Borgonzoni (Cultura). Possibili Sasso (Istruzione) e Bitonci.

Mentre per Fdi si fanno i nomi, tra gli altri, di Ferro (Mezzogiorno), Frassinetti (Istruzione), Delmastro (Giustizia), Gemmato (Salute), Bignami (Mise). Cirielli dovrebbe diventare vicemistro agli Esteri e Leo al Mef.

Ma lunedì il Cdm avrà all'ordine del giorno anche altri provvedimenti che segneranno una discontinuità con il precedente esecutivo, dal Covid alla giustizia. Inoltre il ministro dell'Interon Piantedosi porterà in Cdm, per un primo esame, una serie di misure normative per dare "nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento" rispetto a casi come quello del rave party nel Modenese.

Discontinuità del governo rispetto all'esecutivo Draghi innanzitutto sulla gestione Covid: dovrebbe arrivare l'abolizione dell'obbligo della mascherina per chi entra nelle strutture sanitarie, ci sarà la reintegrazione per il personale no vax e il rinvio delle multe al 30 giugno.

Sul fronte della giustizia arriverà un decreto legge per mantenere il cosiddetto 'ergastolo ostativo', secondo il presidente del Consiglio (ne ha parlato anche durante l'intervento alle Camere) "uno strumento essenziale" nel contrasto alla criminalità organizzata.

Ci sarà una stretta sui benefici penitenziari per chi non collabora e il rinvio al 30 dicembre 2022 dell'entrata in vigore di alcune disposizioni della riforma Cartabia. Le misure sono in preparazione, con uno sguardo in avanti.

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