Covid, restrizioni imminenti. Torna il coprifuoco alle 22, nuove chiusure
Covid, Draghi conferma l'ipotesi di nuove restrizioni per arginare la diffusione della variante Delta
Non ci sono alternative alle restrizioni per arginare la diffusione del virus. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo all'Adunanza solenne di chiusura dell'anno accademico dell'Accademia Nazionale dei Lincei. E' la conferma di quanto Affaritaliani.it ha già scritto in due diversi articoli nei giorni scorsi (clicca qui e qui). Se la variante Delta del Covid-19 si diffondesse anche in Italia in maniera rapida e incontrollabile, il governo interverrebbe immediatamente con mini-lockdown chirurgici e locali per impedire una nuova ondata. Il numero di persone vaccinate con la seconda dose è ancora troppo basso per poter dire che il pericolo è scampato e le nuove restrizioni che stanno varando dal Regno Unito ad altre importanti parti del mondo, come l'Australia, dimostrano come le parole lockdown e zona rossa non sono affatto il passato. Anzi, potrebbero ben presto essere il presente e il futuro.
Già in agosto, se la situazione dovesse segnalare un aumento di contagi, diverse regioni potrebbero tornare in zona gialla, arancione o addirittura rossa. Senza escludere diverso lockdown da Nord a Sud, magari per una o due settimane, nei quali tornerebbe - per province, quartieri di città o gruppi di comuni - il coprifuoco alle ore 22, la chiusura di cinema, teatri, palestre, piscine e la possibilità per bar e ristoranti di lavorare solo fino alle 18 e solo con il servizio di asporto. Sarebbe un colpo durissimo per la ripresa e per il turismo, ovviamente, ma come ha detto oggi Draghi non ci sono alternative alle restrizioni per fronteggiare e fermare la diffusione del virus. Il governo è pronto a tutto. Gli italiani che hanno così tanta voglia di trasgredire e infrangere le regole (soprattutto i giovani in molti casi irresponsabili) sono pronti?