Crosetto "schiaffi" dalla Dx. Da Donzelli a Sgarbi: stanno tutti con Vannacci

Il braccio destro di Meloni Donzelli: "Non si scrivono idee solo se piacciono al Pd. In un mondo libero si può dire quello che si vuole"

di redazione politica
Politica

Caso Vannacci, a Destra sono tutti contro Crosetto. Il ministro della Difesa è sempre più isolato

Il caso Vannacci ha creato un grosso problema all'interno della maggioranza di governo e in generale nello schieramento di destra, la decisione del ministro della Difesa Crosetto di degradare il militare è piaciuta a pochi all'interno di FdI. Durissimo il commento del coordinatore di Fratelli d'Italia Donzelli: "Non si scrivono idee solo se piacciono al Pd. In un mondo libero - tuona il fedelissimo di Meloni - si scrive ciò che si pensa. Non entro nel merito, se qualcuno si sente offeso ci sono gli organismi preposti. Ma non spetta a me dare un timbro di bontà o no delle idee. Se stabilissimo che compito della politica è decidere la bontà delle idee sarebbe la fine della democrazia", dice l’esponente di FdI. Che poi però cerca di moderare i toni sostenendo che Crosetto “ha fatto benissimo" ad avviare l'azione disciplinare.

"Rappresentando un ministero delicato – osserva Donzelli – ha attivato un meccanismo previsto dalle procedure dell'esercito. In modo che si potesse verificare se ciò che ha fatto corrisponde alle regole militari oppure no". Frasi più concilianti, ma che non colmano le distanze tra i due.

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Anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi si schiera con il militare: "Dopo il trattamento subito il generale Vannacci potrà ancora scrivere e parlare o dovrà essere umiliato dalla dittatura della minoranza attraverso l’autorità dello Stato? Questo è regime". Anche Augusta Montaruli, capo della commissione giustizia è dalla parte di Vannacci: "Arrogante chi pensa di dettare cosa possiamo e dobbiamo dire, bene Donzelli, la sinistra si conferma soviet". Tommaso Foti prova a mediare: "Su Vannacci Donzelli tocca un nervo scoperto ma gli insulti e i ricatti morali della sinistra non ci condizionano".

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