"Crosetto? Timori fondati. Indagini prima delle Europee". Intervista-bomba

Luca Palamara ad Affaritaliani.it: "La Magistratura svolge ruolo di opposizione quando governa il Centrodestra"

Di Alberto Maggi
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Politica

"Manca una linea di confine tra Magistratura e politica. Prendiamo la riforma del ministro Nordio, se ne è parlato tanto e poi ora dove è finita?"

 

"Crosetto è un cittadino e non solo un politico e ha espresso legittimamente una preoccupazione. Si è interrogato sul ruolo che la Magistratura svolge in questo Paese quando ci si trova di fronte a prese di posizione politiche", afferma ad Affaritaliani.it Luca Palamara, ex pm ed ex presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati. "Tutto ciò è sempre accaduto, il cittadino giustamente si chiede da chi verrà giudicato. Da un giudice terzo, e imparziale, o politicizzato? Sono trent'anni che a torto o a ragione la Magistratura svolge un ruolo di opposizione quando al governo c'è il Centrodestra. Prendiamo l'ultimo esempio sul decreto migranti disatteso fino a tutto ciò che è accaduto in tanti anni a Silvio Berlusconi. In un mondo normale saremmo di fronte a opinioni a confronto, in Italia è la guerra. Basti pensare a quello che fece l'ANM con Bruti Liberati tra il 2001 e il 2006 durante il mio periodo con Berlusconi e poi con Matteo Renzi. Di fatto, fu una opposizione politica. L'unica eccezione di un intervento forte con il Centrosinistra al governo è stato quando c'era Prodi premier e Mastella ministro".

Possiamo aspettarci un attacco della Magistratura al governo, magari per farlo cadere, prima delle elezioni europee del 9 giugno 2024? "Non conosco fatti nel merito ovviamente, ma posso dire che nel passato il clima intorno alle inchieste che svolge la Magistratura alimenta la strumentalizzazione delle indagini che riguardano i politici. È così dal 1992. Ed è capitato che le inchieste penali in questo Paese vengono utilizzate per eliminare il politico di turno. Però poi è compito della politica valorizzare quella parte della Magistratura che in questo schema non si ritrova più, altrimenti finiremo per parlare sempre delle stesse cose". Palamara poi sottolinea che "anche nella Magistratura in tanti vogliono liberarsi di questa contrapposizione continua con la politica, ma manca un'area di centro, moderata, e siamo sempre allo scontro tra estremi".

Tornando alla politica... "Ripeto, non ho notizie, ma viste le esperienze passate è sempre accaduto che in prossimità di elezioni scattino indagini in modo quasi fisiologico che poi vengono strumentalizzate dalla stampa di riferimento per colpire uno o più politici non graditi. Tutto ciò accade perché manca una linea di confine tra Magistratura e politica. Prendiamo la riforma del ministro Nordio, se ne è parlato tanto e poi ora dove è finita?".

Crosetto ha ragione allora? "E' un cittadino e non solo un ministro. Ha espresso un'opinione. Perché come ho detto se in un convegno di magistrati si parla di deriva anti-democratica e di azioni da mettere in campo contro il governo ci si può legittimamente chiedere come poi si svolgeranno le eventuali indagini riguardanti quella parte politica. E come le stesse saranno cavalcate dalla stampa di riferimento - penso al Corriere della Sera, a Repubblica, a La Stampa, a Il Fatto Quotidiano e anche a Il Domani - che vicendevolmente si alimenta con una parte della Magistratura...".

Ma prima delle Europee ci dobbiamo aspettare qualcosa di grosso? Governo a rischio? "Guardando a quello che è accaduto in passato, tra cui il caso Morisi, le elezioni del 9 giugno per il Parlamento europeo possono alimentare i timori espressi da Crosetto", conclude Palamara.