"Decido dopo il Ddl concorrenza". Gelmini verso l'addio a Fi, pressing Calenda

La ministra degli Affari regionali è sempre più separata in casa nel suo partito. Il sottosegretario Mulè: "E' solo un suo problema, lo risolva"

Politica
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Forza Italia: Gelmini valuta di lasciare, in polemica con Berlusconi

Maria Stella Gelmini pensa al clamoroso addio a Forza Italia. La ministra degli Affari regionali dopo l'intervista in cui ha puntato il dito contro Berlusconi, reo di aver difeso Putin e la Russia, ha scatenato l'ira del partito. "Voglio occuparmi solo dei dossier di governo, - spiega a Repubblica Gelmini - sto preparando l’informativa di mercoledì (domani, ndr) sulle fonti rinnovabili", dice. E non aggiunge altro. C’è il timore circolante di una lista unica Fi-Lega che metterebbe Gelmini, ma anche gli altri due ministri che rappresentano con lei l’ala moderata della creatura azzurra, davanti a un bivio. "Non ho piani B", ha detto ai suoi la titolare degli Affari regionali, ma è certo che Carlo Calenda la accoglierebbe a braccia aperte in "Azione".

Per Gelmini - prosegue Repubblica - il prossimo banco di prova sarà il ddl Concorrenza, con le norme sui balneari: un appiattimento di Fi sulla linea di Salvini, che non ha gradito il diktat di Draghi, sarebbe la classica goccia sul vaso traboccante. Sarebbe l’anticamera della separazione. Che ormai, sia chiaro, in molti vedono come scontata. Al punto che Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa, già guarda oltre: "Le preoccupazioni della mia capodelegazione non sono le mie e io sono l’interprete diretto della linea di Fi sulla crisi ucraina. Dunque, Gelmini ha un problema personale che in tutta coscienza dovrebbe risolvere".

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