Delmastro: "Resto al mio posto. Relazione non segreta, la gente deve sapere"
Il sottosegretario, che divide l'appartamento a Roma con Donzelli: "Ne abbiamo parlato a Montecitorio non a casa nostra"
Delmastro: "Meloni mi ha chiesto se fossero segrete, le ho detto di no"
Il caso Cospito continua a tenere banco. Donzelli e Delmastro di Fdi sono finiti nel mirino dell'opposizione in seguito alle dichiarazioni fatte alla Camera dal vice di Meloni nel partito e la rivelazione sull'incontro in carcere al 41 bis tra Cospito e quattro parlamentari dem. Il sottosegretario Delmastro racconta nuovi dettagli della vicenda che lo vede coinvolto e non intendere fare nessun passo indietro. "Quelle carte - spiega Delmastro al Corriere della Sera - erano in una relazione basata sull’osservazione degli agenti penitenziari che fanno bene il loro lavoro, ponendo attenzione ai detenuti in 41 bis. Non sono classificati, né secretati e nemmeno riservati. Io resto al mio posto. Ne ho parlato anche con la premier Meloni dell'argomento".
"Lei - prosegue Delmastro al Corriere - ha chiesto se erano informazioni segrete. Le ho risposto di no. Aggiungo: in un Paese in cui si denuncia che vengono apposti troppi segreti di Stato perché, in un caso in cui i cittadini possono sapere, avrei dovuto comportarmi come chi li vuole tenere all’oscuro? Penso che fin quando al governo ci siamo noi, 41 bis ed ergastolo ostativo sono inattaccabili. Politicamente si tengono per mano. Sono strumenti della normativa speciale antimafia: insieme staranno o insieme cadranno. Il mio rapporto con Donzelli? Ci conosciamo da 25 anni. Nel movimento giovanile ci "becchettavamo" spesso. Io sono di Biella, lui toscano. Lui era della destra protagonista, io della destra sociale. Poi tutto è cambiato quando è nato FdI. Si sono rimescolate tutte le carte. Politiche e umane. Noi ci siamo trovati in sintonia e dalla scorsa legislatura condividiamo l’appartamento ma la relazione sulla visita dei dem in carcere non l'ho portata a casa, ne abbiamo parlato a Montecitorio".