Donzelli dà del "pezzo di merda" a un giornalista e il Var inchioda Prodi: capelli tirati
L'Ordine interviene: mancanza di rispetto in entrambi gli episodi
"Donzelli-Prodi, due brutti episodi". L'ordine dei giornalisti condanna i gesti dei politici
Due giornalisti sono stati "aggrediti" da due politici. Gli episodi coinvolgono l'ex premier Romano Prodi, inchiodato da un filmato, che ha tirato una ciocca di capelli all'inviata di Quarta Repubblica (Rete4), Lavinia Orefici, rea di aver fatto una domanda scomoda sul Manifesto di Ventotene e Giovanni Donzelli, il deputato di FdI che ha dato del "pezzo di merda" al cronista de Il Fatto Quotidiano Giacomo Salvini, accusato di aver pubblicato il libro con tutte le chat private del suo partito. I due casi però sia per la Fnsi che per l'Ordine sono entrambi gravi. La maggioranza di governo - riporta Il Giornale - sottolinea il doppiopesismo usato dalla sinistra, silenzio sul caso Prodi e attacchi immediati dopo la vicenda Donzelli.
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Poco dopo è intervenuta anche la Federazione nazionale della stampa italiana, equiparando il caso Donzelli/Salvini a quello Prodi/Orefici. La Fnsi li ha posti sullo stesso piano: "Una tiratina di capelli di qua, un pezzo di m… di là e all’informazione si continua a mancare di rispetto", ha fatto presente Alessandra Costante, segretario generale della Fnsi. E ancora: "Che sia la giornalista Lavinia Orefici di Quarta Repubblica o il collega Giacomo Salvini del Fatto Quotidiano, tutti i cronisti hanno diritto di poter esercitare il proprio mestiere in maniera libera e senza censure". Pure il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli - conclude Il Giornale - ha preso posizione. "Quelli recenti di Prodi e Donzelli non sono episodi isolati, ma il frutto di una tendenza a considerare i giornalisti come nemici e a non rispettare dignità e professione", ha dichiarato.