Draghi rilancia il Sud a Sorrento: ma la politica si è scordata del Meridione
La politica si è dimenticata del Sud Italia e, pertanto, non ha saputo evitare la dolorosa discriminazione nei confronti del Meridione rispetto al Nord
Sorrento, Draghi e Mattarella rilanciano il Meridione al Forum "Verso Sud"
A Sorrento il forum "Verso Sud. La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio - culturale del Mediterraneo", organizzato dal Ministero per il Sud e da The European House-Ambrosetti. Il Sud Italia, finalmente, riscattato dall'evoluzione storica e geopolitica? Certo, è così! Ora è al centro e non più in un angolo dimenticato, illuminato soltanto da un sole radioso e non dallo sguardo delle Istituzioni. Il forum ha visto la presenza di Mario Draghi, del Ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Grande assente, invece, è stata la voce del popolo meridionale, che è rappresentata da vari movimenti, tra cui il movimento "Sudisti Italiani - Progetto di Vita per il Sud”, www.progettodivitasud.it, non invitati al forum. Mario Draghi ha sottolineato l'importanza dell'area mediterranea, ponendo in luce come il livello di integrazione della stessa sia inferiore alle sue potenzialità. La necessità di incrementare lo sviluppo dell'area mediterranea ha determinato l'intento di dar corso ad un grandioso progetto di sviluppo per il Sud Italia, al quale sono stati destinati metà dei fondi del PNRR.
Si intende stanziare, difatti, 1.5 miliardi per i porti del Sud, al fine di renderli efficienti, sostenibili e moderni. Si intende, altresì, potenziare l'alta velocità per migliorare il collegamento del sistema portuale del Sud Italia al resto della rete, al fine di facilitare il trasporto di merci. Draghi ha posto in luce che lo sviluppo dell'area mediterranea deve essere considerato la risposta ad una serie di sfide comuni: l'autonomia energetica, la tutela dell'ambiente ed il miglior inserimento delle donne e dei giovani nel mercato del lavoro. Tale sviluppo è da leggere, in definitiva, nei termini di una più forte proiezione dell'Europa nel Mediterraneo.
"Manca, purtroppo, la voce che veicola le istanze dei cittadini meridionali, a cui è necessario rendere conto dello sviluppo del loro Sud. Ascoltare la voce dei giovani del Sud significa proporre iniziative come la no tax area, ossia non tassare coloro che vogliono fare impresa nel Sud, consentendo la loro facile introduzione nel mondo del lavoro", ha dichiarato Biagio Maimone, esponente del movimento dei "Sudisti Italiani - Progetto di Vita per il Sud”, il quale ha aggiunto: "Più lavoro, meno mafie: è questo il nostro slogan.
La politica si è dimenticata del Sud Italia e, pertanto, ha fallito nell'amministrazione di un territorio che comprende anche il Sud Italia, che è la nazione italiana. Ciò è un dato concreto, constatabile ed attestabile dallo stesso intento di rilancio del Sud. La politica non ha saputo evitare la dolorosa discriminazione nei confronti del Sud Italia rispetto al Nord. Il Sud Italia, per tale motivo, ora chiede di ascoltare le richieste dei cittadini meridionali, per evitare ulteriori deplorevoli e disumane discriminazioni tra territori della stessa nazione.
Mario Draghi ha rimarcato la necessità di porre mano allo sviluppo dell'area mediterranea, congiuntamente, da parte del Governo, da parte delle Regioni, da parte del pubblico e del privato, da parte del Nord Italia e da parte del Sud Italia. Lo sviluppo del Sud, infatti, è un progetto di immensa portata, che implica l'impegno trasformativo di far vivere un corso nuovo della storia. Si dovrà verificare una svolta nel corso della storia, davvero unica e senza precedenti.
Lo scenario è quella di una trasformazione epocale, che chiama tutti in causa. Per tale motivo, riteniamo doveroso far partecipare a tale progetto anche coloro che veicolano la voce diretta dei cittadini, di coloro che desiderano finalmente poter constatare che chi costruisce la nuova vita politica, sociale ed economica del Sud Italia non siano più quelle organizzazioni e quei politici che hanno impedito l'evoluzione dei territori meridionali. Perché ciò avvenga è necessario che siano istituiti organismi, la cui finalità sia quella di verificare la legalità delle procedure burocratiche ed amministrative di tutti i soggetti che partecipano al progetto di sviluppo del Meridione d'Italia.
Solo in tal modo - a nostro avviso - sarà possibile che si dia corso anche ad una nuova pagina della vita economica italiana, ossia di veder vivere quella forma di economia, che noi amiamo definire “Economia dal Volto Umano”, tale in quanto tutti accoglie in un progetto di vita migliorativo dell'esistente, sicché possa realizzarsi finalmente e concretamente il desiderio atavico dell'unità d'Italia. Il PNRR può diventare davvero uno strumento di riscatto per il Mezzogiorno d'Italia. Più lavoro, meno mafie!”.
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