Elly Schlein eroina Lgbt inquieta i cattolici del Pd: ecco perchè

Si chiede alla segretaria dem di distinguere tra la maternità surrogata e i diritti dei bambini delle coppie omosessuali

L'opinione di Giuseppe Vatinno
Politica

Tempi, settimanale cattolico conservatore, titola: “Il Pd della Schlein è un buco coi diritti intorno. E per i cattolici dem è un problema”

La parusia di Elly Schlein ha agitato non poco le acque del mondo cattolico progressista del Partito democratico. Infatti, se da un lato la venuta tra noi umani della dea svizzera ha rivitalizzato un partito alla canna del gas, contemporaneamente ha però turbato, e non poco, gli ormai equilibri precari del Pd che, ricordiamolo, è nato dalla trasformazione del PCI e della sinistra progressista della DC, un piccolo “compromesso storico” in onore del suo mentore Aldo Moro.

Il partito che fece da vettore dei cattolici nel Pd fu la Margherita di Francesco Rutelli insieme ai Popolari di Romano Prodi. I patti erano però chiari: rispetto nella diversità. Due culture, quella comunista e quella cattolica, in realtà molto distanti, che solo il ’68 e il conseguente Concilio Vaticano II riuscirono ad avvicinare.

Due culture distanti tra loro: la comunista e la cattolica

Ma alla fine le differenze ci sono e sono molte. E qui però il discorso si fa molto complesso perché coinvolge un altro importante attore e cioè Papa Francesco. Infatti in termini di dottrina la posizione del Vaticano non è chiara, anzi è ondivaga.

Papa Francesco ha fatto spesso aperture se non vere e proprie fughe in avanti in tema di diritti civili di omosessuali e transgender ma non ci sono documenti scritti, solo parole che a volte, oltretutto, si contraddicono. Non si può fare pastorale in un aereo che ti riporta in Italia dopo un viaggio in Africa.

Dunque questa confusione dottrinale si riverbera poi inevitabilmente nella politica dei cattolici che non capiscono bene quale sia la posizione ufficiale del Papa su questi temi delicatissimi. In effetti la Bibbia e i Vangeli sono molto chiari a riguardo: l’omosessualità è sempre stata condannata e anzi per chi la praticava c’era il rogo.

Non sfugge che ci siano nel contempo potenti forze all’opera, vere e proprie lobby, che si sono date il compito di stravolgere le Sacre Scritture utilizzando anche tutti gli istrumenti della persuasione di massa, ad esempio la progressista Wikipedia che ha fatto l’ideologia “Woke” il suo vessillo. Ma torniamo al contingente.

Rappresentanti del Pd si dicono "molto preoccupati"

Già Giuseppe Fioroni, uno dei leader storici del Pd ha fatto le valigie sbattendo la porta. Ieri un altro autorevole pezzo da 90, l’ex ministro Graziano Delrio ha dichiarato: "siamo molto preoccupati: la maternità surrogata non piace a noi come non piace alle femministe di sinistra, Elly rispetti tutte le sensibilità".

Il punto è che la trascrizione dei figli delle coppie arcobaleno si tira dietro un pesantissimo, per i cattolici, convitato di pietra e cioè quello conosciuto volgarmente come “utero in affitto” e cioè proprio quella “maternità surrogata” di cui parla Delrio perché i figli poi da qualche parte devono uscire e non possono certo farlo nell’ambito di una coppia omosessuale, questo per evidenti caratteristiche di diversità biologica che vivaddio ancora esistono.

La maternità surrogata e i diritti dei bambini delle coppie omosessuali

L’utero in affitto in Italia è vietato ma se si riconoscono i figli viene automaticamente sdoganato. Un’altra voce è stata quella di Silvia Costa, già parlamentare europea Dem: "Come membro della direzione nazionale del partito rivolgo a Elly Schlein la richiesta di distinguere la battaglia per equiparare i diritti dei bambini delle coppie omosessuali dall’impegno che dobbiamo come Pd continuare ad onorare perché la maternità surrogata resti in Italia una pratica vietata e un reato e perché lo sia anche in ambito europeo ed internazionale.
Per questo è urgente e necessario aprire nel Pd uno spazio in cui mettere a confronto le diverse sensibilità e culture politiche su questo tema di grande rilevanza e implicazioni etiche e antropologiche, per poter giungere a una sintesi alta e attenta ai valori e diritti in gioco".

In questo contesto emerge poi la difficile posizione del cattolicissimo Dario Franceschini che per salvare la cadrega ha dovuto, contro natura (è il caso di dirlo!), abbracciare Elly Schlein per salire sul carro dei vincitori e che quindi ora deve pagare pegno: "Il tema non è, come la propaganda meloniana vuole far credere, la gestazione per altri che è proibita in Italia e in Europa, ma, ancora una volta, colpire i diritti delle persone omosessuali a costo di privare i minori di tutele fondamentali".

C’è anche da registrare che le femministe di sinistra, come Laura Boldrini, sono fermamente contrarie a questi temi e lo furono anche ai tempi del famigerato DDL Zan che poi per fortuna non è passato.

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