Elly Schlein: "Salario minimo? Sotto i 9 € l'ora è sfruttamento, non è legale"

La segretaria del Pd preannuncia: "Voteremo la sfiducia a Santanchè". E allontana l'alleanza con Conte: "Mi interessa solo rilanciare i dem adesso"

di redazione politica
Elly Schlein
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Elly Schlein: "Salario minimo? Pronti ad una raccolta firme. Il 75% degli italiani è d'accordo con noi"

Continua la battaglia delle opposizioni sul salario minimo. La segretaria del Pd insiste perchè questo provvedimento venga calendarizzato dal governo Meloni. Per Schlein la misura è cruciale e non perde occasione per ribadirlo. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera Schlein assicura che anche se il provvedimento verrà bocciato in parlamento il partito avvierà una raccolta firme in tutto il paese. Anche perché il 75% degli italiani è favorevole. "È inaccettabile che la destra volti la faccia da un'altra parte. Il salario minimo è una misura su cui le opposizioni hanno unito le forze per chiedere che non si scenda sotto i 9 euro l’ora. Altrimenti è sfruttamento e non può essere legale".

Schlein critica la maggioranza e il governo Meloni: "L’emendamento soppressivo - prosegue Schlein al Corriere - non è un dispetto a noi. Vuol dire calpestare i diritti di tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori che, dai dati Istat, sono poveri anche se lavorano". la segretaria dei dem affronta anche la questione delle alleanze in vista delle Europee. "Alternativa alla destra da costruire con Conte e il M5s? A me ora interessa rilanciare il Pd".

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"Dopo il congresso - prosegue Schlein - siamo impegnati a ricostruire una identità chiara, coerente e a ricostruire una credibilità della nostra proposta. Poi continuiamo a essere molto unitari e a cercare convergenze con le altre forze che sono interessate a costruire l’ alternativa alla destra. Al salario minimo possono seguire le battaglie per la sanità pubblica e l’attuazione del Pnrr, occasione irripetibile per l’ammodernamento del Paese. Purtroppo rischiamo di perdere le risorse". E su Daniela Santanchè sostiene: "Le abbiamo chiesto di dimettersi. In Aula ha dichiarato cose false. Non è accettabile. Quando la mozione arriverà voteremo a favore".

Schlein allontana anche le voci su un Pd diviso al suo interno. "A me sembra invece che il Pd, dalla Direzione nazionale, stia dando una bella dimostrazione di unità. Sulle campagne dell’estate militante, sanità, casa, lavoro, politiche industriali, clima, Pnrr e autonomia differenziata, il partito è unito e compatto. Rispetto le legittime scelte di riposizionamento di persone che fanno parte della classe dirigente. Ma mi interessa soprattutto chi nel Pd sta arrivando".

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