Politica
Meloni: "Perchè non sarò alla fiaccolata di Borsellino? Ecco il vero motivo"
La premier parla di "stucchevole tentativo di strumentalizzare la sua mancanza alla commemorazione" e di "cancro mafioso affrontato a testa alta". La lettera
Meloni: "Qualcuno ha scritto che sono in crisi con il mito Borsellino. Stucchevole"
Giorgia Meloni non parteciperà alla fiaccolata in onore di Borsellino a Palermo. La decisione della premier ha scatenato una bufera politica con gli attacchi delle opposizioni che hanno visto questa scelta anche legata alle possibili polemiche e contestazioni a causa della riforma della giustizia che sta portando avanti il ministro Nordio e all'ipotesi di cancellare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Meloni scrive una lettera aperta al Corriere della Sera e se la prende innanzitutto con lo "stucchevole tentativo" di strumentalizzare "la mia impossibilità a prendere parte alla fiaccolata. C’è chi ha addirittura scritto che avrei disertato le commemorazioni perché "in crisi con il mito Borsellino", aggiunge. Spiegando che non sarà alla fiaccolata per motivi di ordine pubblico.
Ma ricorda che da ragazza provò un rifiuto della mafia di fronte alle immagini della strage. Proprio quel rifiuto l’ha portata "fin qui, da semplice militante di un movimento giovanile alla presidenza del Consiglio dei ministri. Per questo, non posso che essere profondamente orgogliosa del fatto che il governo che oggi presiedo abbia avuto, dal suo primo giorno, la determinazione e il, coraggio necessario ad affrontare il cancro mafioso a testa alta". E intanto il suo governo, rivendica la premier, ha "messo in sicurezza presidi fondamentali come la restrizione dei benefici penitenziari".
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