Extraprofitti banche, Meloni ha ragione: i salvataggi ci sono costati 28 mld
La tassa sugli extraprofitti delle banche voluta dalla premier Meloni è più che giusta. Ecco perché
Banche, la tassa sugli extraprofitti voluta da Meloni è giusta. Ecco perché
Ho seguito attentamente le “critiche” del Reggente di Forza Italia Antonio Tajani, che, con le sue parole, potrebbe mettere in difficoltà il Governo Meloni. L'On. Tajani in una delle osservazioni fatte sottolineava che l'annuncio della extra-tassazione doveva essere fatto a borse chiuse.
Domanda: non sembra anche a voi che il ribasso sia stato un po' pilotato e anche bene? E poi, non saranno quei pochi centesimi ad azione a rendere più “poveri” i dividendi degli azionisti.
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A ben vedere pare che le attuali quotazioni siano indirizzate ai valori precedenti il ribasso. Lo sa l'On. Tajani che fino ad oggi il costo del salvataggio delle banche è stato di circa 36 miliardi di euro, dei quali 28 miliardi vanno considerarsi “persi”? Ma a noi contribuenti chi ce li rimborsa i 28 miliardi di euro? Altra domanda: che tassazione è se oltre ad essere una tantum è anche deducibile?
L'On. Tajani ha fatto riferimento alle Banche Popolari e alle Banche di Credito Cooperativo ben sapendo che entrambe sono state oggetto di riforme, vedi D.L. 14 febbraio 2016 n. 18, (riforma con la legge 49/2016) che ha creato per le BCC due gruppi distinti: ICCREA e CASSA CENTRALE BANCA, quindi non sono quasi più i soggetti come lo erano fino qualche decennio fa.
A ciò va aggiunto che le quote investite dai soci nelle BCC, al momento, non sono vendibili. In poche parole dato che il mondo bancario non è più quello di una volta, oggi si chiede un “sacrificio” alle banche perché ai contribuenti è già costato, non una, ma 10 volte tanto quanto richiesto e nessuno si è sognato di dire che è anticostituzionale.
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Domanda: gli extra-profitti realizzati dalle banche sono costati ai clienti o sono piovuti dal cielo? Una volta tanto che c'è la possibilità di non mettere le mani nelle tasche degli italiani perché bisogna per forza essere dalla parte delle banche? Sappiamo tutti che i lobbisti sono sempre sul sentiero di guerra, ma con i tempi che corrono sarà bene che ognuno faccia la propria parte. E poi: pecunia non olet.