Festa Salvini, Meloni declassata ingiustamente: la Sx sempre più incoerente

Giorgia Meloni è l'unica che non ha mai partecipato alle cene di Arcone nè ai Bunga-Bunga, eppure dalla Sinistra viene attaccata senza alcun riguardo

Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio berlusconi
Politica

Compleanno Salvini, la bufera montata dalla Sinistra sul karaoke tra Meloni e il leghista è lo specchio del declino della classe dirigente. Il commento 

Giorgia Meloni, durante il berlusconismo, non ha mai partecipato, a differenza di alcune forziste, alle cosiddette “cene eleganti” di Arcore, nè tantomeno ai licenziosi Bunga-Bunga, organizzate da Nicole Minetti e Lele Mora, con molte giovani donne. Tra loro “Ruby Rubacuori”, Karima El Mahroug, che è marocchina, ha 31 anni e non è la nipote di Mubarak.

Sarebbe paradossale se gli strali critici della sinistra e dei giornali, vicini all’opposizione (qualcuno ha definito la mega-festa per i 50 anni di Salvini il “karaoke della vergogna”), ponessero una “questione etica” proprio alla Presidente del Consiglio che, dopo una giornata di lavoro, ha deciso, con il suo compagno, di fare gli auguri al primo alleato del suo governo Trovo, pertanto, eccessivi gli attacchi alla leader di “Fratelli d’Italia” per aver cantato, insieme al Capo del Carroccio, “La Canzone di Marinella” di Fabrizio de Andrè, che racconta la storia di una ragazza, trovata morta lungo un fiume.

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E non ci azzecca la superiorità, politica ed etica, rivendicata al Pd da Debora Serracchiani (compagna dell’avvocato, anti-esecutivo, dei familiari dei morti a Cutro), che ha citato questo verso di Montale: “Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”. Ma Serracchiani, per continuare a percepir lo stipendione da deputata, si è fatta blindare in Piemonte, a che titolo dà lezioni di etica? Se il Pd avesse vinto le elezioni, avrebbe potuto far passare il divieto di festa per i compleanni Meloni e Salvini. Italiani hanno bocciato i progressisti, ma costoro non accettano il risultato delle gabine ! Forse, ha commesso un errore uno degli invitati, il giornalista Nicola Porro, che ha diffuso sui social degli allegri momenti privati.

Ma tentare di montarci una bufera polemica è, profondamente, sbagliato. Non abbiamo, del resto visto, domenica, gente cupa, affranta, molto triste per i defunti di Cutro, quasi in lacrime, prima, durante e dopo l’elezione dei nuovi capataz alla pletorica assemblea del PD! O no? In questa Nazione, come la definisce Meloni, che l’opposizione polemizzi con i governanti, o chieda le dimissioni quasi di un ministro (“fascista” o no) al giorno e tenti di “squalificare”, moralmente, i partecipanti a un cenone di compleanno, offre l’immagine, in una fase drammatica, del declino di una classe dirigente. Agli italiani e anche all’estero.

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