Fico ad Affari: “Io di sinistra? Sì, ma deluso. Il M5s deve fare il suo percorso"

Intervista a Roberto Fico, presidente del Comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle ed ex presidente della Camera

di Gabriele Penna
Roberto Fico
Politica

M5s, Roberto Fico parla con affaritaliani.it

Giuseppe Conte lo consulta spesso. È ancora una voce che pesa all’interno dei 5 Stelle. Quando parla Fico quel mondo lì apre le orecchie. Un “grillino” della prima ora nato nei meetup (una volta si sarebbero chiamate sezioni). Oggi è fuori dalle Istituzioni. La mannaia dei due mandati, utile a Conte per liberarsi di alcune "zavorre" interne (Luigi Di Maio), ha stoppato la sua esperienza in Parlamento dopo due legislature. La prima l'ha passata all’opposizione, presidiando la commissione di vigilanza Rai, la seconda sullo scranno più alto di Montecitorio, come presidente della Camera.

Lui è rimasto comunque a disposizione del Movimento 5 Stelle a guida contiana. Oggi è il presidente del Comitato di garanzia. Fico rappresenta il trait d'union tra il vecchio e il nuovo, tra il passato e il presente. Tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte.

Secondo quanto risulta ad affaritaliani.it, con il Pd di Elly Schlein schiacciato sulla difesa dei diritti, la strategia dei 5 Stelle, che punta su temi economici e sociali, è quella di non convergere su un’alleanza strutturale con i dem, ma restare alla larga facendo il proprio percorso politico e tenere le mani libere. Discorso diverso sui territori dove in molti comuni Pd e M5s amministrano insieme. Lì si ragiona con logiche diverse e “andare da soli” danneggerebbe tutti e due.

Presidente Fico come va la vita fuori dalle Istituzioni?

Molto bene, faccio politica e porto avanti temi e battaglie in cui credo. Sono tornato da poco da una serie di incontri in Calabria per parlare di autonomia differenziata. Si può fare politica anche fuori dalle Istituzioni.

Le parole di Lollobrigida sulla "sostituzione etnica" hanno infiammato il dibattito politico

Le parole del ministro Lollobrigida sono indecenti, imbarazzano le nostre Istituzioni. Parlare di sostituzione della razza significa riportare il nostro Paese in un passato orribile. La nostra comunità deve essere improntata a principi di cooperazione, solidarietà e umanità, non a porre distinguo basati sulle etnie.

Come valuta la revisione del Reddito di cittadinanza da parte del governo?

Una scelta ideologica che serve a danneggiare le persone più fragili. Un errore enorme sulla pelle delle persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

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Che cosa pensa della soppressione del programma di Giletti su La7?

La mia solidarietà a tutta la squadra di Non è l'Arena, poi ci sono sicuramente delle motivazioni che credo sia giusto vengano spiegate in trasparenza.

Si sente con Conte e Grillo?

Costantemente con entrambi. Sia per il mio ruolo di presidente del Comitato di garanzia del Movimento sia per discutere e affrontare temi politici.

Le piacerebbe tornare a fare politica nelle Istituzioni?

Rispetto la regola del Movimento 5 Stelle che prevede un limite di due mandati. Come le dicevo prima, si può far politica anche fuori delle Istituzioni.

Nel 2025 ci sono le Regionali Campania, non sta pensando a una sua candidatura?

E' una scadenza lontana nel tempo e poi comunque c'è la regola sul limite dei mandati che rispetto. Mi sto impegnando assieme ai nostri eletti ed attivisti perché il Movimento si faccia trovare pronto, provando a costruire un percorso comune come abbiamo fatto a Napoli, dove amministriamo la città insieme a forze civiche e progressiste.

Crede che il M5s debba andare per la sua strada o strutturare un'alleanza con il Pd?

Giusto consolidare il nostro percorso e le nostre proposte programmatiche, il Movimento deve fare il Movimento. Poi è opportuno tenere aperto un canale di confronto con il Partito democratico, valutando dove si riesce a fare qualcosa di comune. E' quello che stiamo facendo in queste Amministrative.

Come giudica queste prime settimane di Elly Schlein da segretaria del Pd?

Non sta a me giudicare quello che fa un altro partito. Auguro a lei e alla nuova segreteria buon lavoro.

Lei si sente più di sinistra o più “progressista”?

Sono un uomo di sinistra che, tradito dalla sinistra, ha costruito assieme ad altre persone il Movimento 5 Stelle, un contenitore al cui interno c'erano sensibilità diverse.

Il Movimento 5 Stelle oggi è di sinistra?

È una forza progressista. Dopo un percorso lungo oggi il Movimento è convintamente nell'alveo progressista e ambientalista, lo dimostra con il proprio programma e i propri provvedimenti maggiormente caratterizzanti. Dal Reddito di cittadinanza al Superbonus.

Il caso dell'orsa Jj4, secondo lei dovrebbe essere abbattuta o esiste una soluzione alternativa?

Innanzitutto il mio cordoglio per il giovane ucciso. Sull'orsa deciderà il Tar, credo però che non si possa trattare un animale alla stregua di un criminale. Sono le Istituzioni che devono gestire la fauna selvatica, abbatterla non è la soluzione ma un'ammissione di incapacità.

Gioco della torre, chi butta giù? Schlein o Meloni?

Non mi piace buttar giù nessuno. Detto questo è chiaro con Elly Schlein ci sono molti più temi in comune e una maggiore affinità.

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