Finocchiaro bacchetta Giorgia, ma Meloni non fa la spesa con gli agenti

L'ex senatrice Pd contro la premier: non ha compreso che è arrivata a quell'incarico perché molte donne hanno lottato per la parità di genere

L'opinione di Pietro Mancini
Anna Finocchario
Politica

Finocchiaro contro Meloni

Bacchettate di Anna Finocchiaro, 68 anni, a Giorgia Meloni, 46. L’inquilina di Palazzo Chigi non avrebbe compreso che è arrivata a quell'incarico perché molte donne, prima di lei, hanno lottato per affermare: le signore hanno piena capacità e adeguatezza a gestire la cosa pubblica. Scontata, in polemica con la premier, l’esaltazione del simbolo delle donne post-comuniste, Nilde Iotti (1920-1999).

Qualche nota non convincente, tuttavia, nell’attacco a Meloni: pure donna Nilde, come la leader del centrodestra, è stata “underdog”-sfavorita, cioè, nella competizione politica-oppure è stata spinta in alto dall’affettuosa amicizia con il compagno, di vita e di lotta, Togliatti (1893-1964)?

Tra le lezioni, che Finocchiaro ha voluto impartire a Giorgia, non possono figurare quelle di etica. L'allora Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, infatti, nel 2013, bocciò la candidatura della allora senatrice PD al Quirinale, in quanto non abbastanza «anti-Casta», soprattutto a causa delle foto, che la ritraevano a fare spese all'Ikea, con due agenti della scorta, che spingevano i pesanti carrelli. Meloni al supermercato si fa accompagnare dalla affettuosa e ascoltata sorella, Arianna, 48 anni.

Giovanna Casadio, che ha ossequiato Finocchiaro su La Repubblica come “leader della sinistra”, è sicura che la signora siciliana sia la persona adatta a misurare il cambiamento in politica e nelle istituzioni? Perché non le ha chiesto se provi, oppure no, un filino di imbarazzo a incassare, oltre alla mega-pensione da ex sussiegosa parlamentare de’ sinistra di lungo corso (1987-2018), anche quella, pure cospicua, come ex magistrata, pur avendo indossato la toga per soli 6 anni, in Sicilia, prima a Leonforte e poi a Catania.

E non rimettendola, quando il Guardasigilli grillino, il suo corregionale Bonafede, spiegò al CSM che non intendeva avvalersi della collaborazione dell'ex senatrice al Ministero. Lavorare nei tribunali, evidentemente, era considerato umiliante da Finocchiaro, dopo 31 anni di potere. Meglio dimostrare un pizzico di invidia e sarcasmo sulla giovane avversaria, che si comporterebbe come se “fosse venuta al potere da sola: è Minerva, che nasce dalla testa di Giove”.

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