Firenze, Meloni visita a sorpresa il Meyer. Salta il cerimoniale, ira di Giani
La premier fa precedere l’incontro sull’accordo per i fondi europei da una visita all’ospedale pediatrico dove sono ricoverati dei bambini feriti a Gaza
Firenze, Meloni visita il Meyer a sorpresa. Irritazione di Giani (che l'aspettava in Regione)
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha visitato l'ospedale Meyer di Firenze prima di raggiungere la sede della Regione Toscana per firmare l'Accordo per lo sviluppo e la coesione con il governatore Eugenio Giani. La premier ha visitato i due bambini di Gaza curati a Firenze, ha riferito il direttore dell'ospedale pediatrico, Paolo Morello Marchese.
LEGGI ANCHE: Regioni, schiaffo alla Lega. Bocciato l'emendamento "salva-Zaia". Caos nel Cdx
“Una visita rapida però veramente molto significativa” ha riferito il direttore dell'ospedale. “Siamo saliti in reparto” e la premier “ha incontrato i parenti, i bambini e, con grande affetto e partecipazione, ha parlato con le famiglie provenienti da Gaza”. Inoltre, “cosa molto apprezzata, ha fatto una foto con tutti gli operatori”. I bambini di Gaza “ora sono due, gli ultimi arrivati, mentre gli altri sono in riabilitazione oppure fuori, ospitati alla Caritas. Altri sono rientrati” ricorda il direttore.
Dopo la breve visita e le foto di rito all'uscita (anche con un bimbo), la premier si è diretta in Regione, con oltre un'ora e mezza di ritardo, per la cerimonia a Palazzo Strozzi Sacrati. Tutti i tempi del cerimoniale sono saltati e il presidente del consiglio è entrata dall'ingresso posteriore dal palazzo senza photo opportunity con le autorità locali. Un ritardo che ha fatto irritare, non poco, il presidente Eugenio Giani che non era a conoscenza della visita di Meloni al pediatrico fiorentino. Poi una lunga attesa per l'inizio della cerimonia che ha fatto sospettare che non si tenessero i discorsi ma solo la firma dell'accordo.
"Ringrazio la presidente del Consiglio per la sua presenza a questa firma. L'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Toscana è un'intesa di collaborazione estremamente importante, perché permetterà di realizzare opere pubbliche molto attese e quindi di dare risposta a tante richieste dei cittadini in quella che io definisco la 'Toscana diffusa'. Saranno poi i Comuni in gran parte i soggetti attuatori dei 683 milioni complessivi stanziati, risorse ingenti per la Toscana''. Nel suo intervento Giani ha ringraziato il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ''che è stato estremamente collaborativo e corretto'' nella preparazione dell'intesa per il Fondo di Sviluppo e Coesione con la Toscana.
Meloni si scusa con Giani per la visita al Meyer
Parola poi alla presidente del Consiglio, che ha approfittato per "scusarsi" della visita a sorpresa all'ospedale Meyer. "Con Giani avevamo valutato di fare una cosa più ampia oggi al Meyer, poi ci sono state delle necessità di sicurezza che lo hanno impedito per cui mi devo scusare col presidente che non siamo riusciti a fare la visita che avevamo programmato al Meyer. Mi prendo l'impegno di tornarci insieme, mi sono limitata a fare questa visita privata a queste due famiglie di questi due bambini" palestinesi provenienti da Gaza "che sono curati al Meyer per tenere alta l’attenzione sul ruolo che l’Italia sta giocando in questa delicata fase, soprattutto sulla materia umanitaria".
Alla Toscana "destiniamo complessivamente risorse del fondo di sviluppo e coesione per oltre 683 milioni, di cui 110 erano già stati assegnati come anticipo nel 2021. Se a queste risorse Fsc che includono anche 102 milioni necessari a cofinanziare i programmi europei aggiungiamo i 381 milioni che sono già stati resi disponibili da altre fonti finanziarie arriviamo a circa 1 miliardo di euro e con questi fondi vengono finanziati complessivamente 176 progetti che ora vi elenco". Così, con una battuta, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni illustra l'entità dei finanziamenti per la Toscana alla firma del Patto di Coesione. "Sto scherzando - ha detto ridendo - non intendo elencarveli tutti".