Fisco, Ruffini smonta la Lega: il Carroccio in cerca di un'exit strategy

Il vertice economico leghista partorisce solo una richiesta d’incontro con Draghi. La narrazione del Carroccio vacilla sotto i colpi dell’Agenzia delle Entrate

di Paola Alagia
(Fonte immagine: La Presse) 
Politica
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Delega fiscale, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, smonta la battaglia della Lega.  Il Carroccio tiene il punto, ma Palazzo Chigi ha già eretto il muro

Tanto clamore per nulla. La classica montagna, come si suole dire, che ha partorito il topolino. Questo sembra l’esito della riunione di oggi convocata dal leader della Lega Matteo Salvini che sulla delega fiscale, e quindi sulla riforma del catasto, non vuole sentire ragioni (emblematica la seduta di ieri in commissione, con la maggioranza nel caos al punto che il presidente Luigi Marattin oggi invoca una mediazione del Governo).

Fisco, Letta: con Draghi per ok a delega, fare le scelte giuste. Basta terrorismo comunicativo Lega-Forza Italia

"C'è bisogno di fare le scelte giuste, c'è bisogno di far sì che la delega fiscale venga approvata, noi siamo col governo, col presidente del consiglio perché si arrivi all'approvazione della delega fiscale che rappresenta un passo in avanti verso una maggiore modernità".  "Basta terrorismo comunicativo, basta campagna elettorale fatta da parte della destra su questi temi, io mi auguro si renda conto che fa parte della maggioranza di governo e che come tale si deve comportare".

Ebbene il conclave leghista, a cui hanno preso parte i responsabili economici del partito, inclusi il senatore Alberto Bagnai, membro della commissione Finanze del Senato e Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Finanze alla Camera, si è concluso con la decisione di chiedere, insieme agli altri partiti di centrodestra, un incontro al premier Mario Draghi “con l’obiettivo di evitare aumenti di tasse su casa, affitti e risparmi”. Che è come dire che si è conclusa con un nulla di fatto. Che cosa potrà mai aggiungere, infatti, il presidente del Consiglio a quanto ha già detto in precedenza, assicurando che le tasse non sarebbero state toccate?

La verità è che la Lega comincia ad essere in difficoltà su questo fronte. Come del resto l’altro partito di centrodestra in maggioranza e cioè Forza Italia, che ha sempre tenuto alta la sua bandiera del “giù le mani dalle tasche degli italiani”. Anche se, c’è da dire, gli azzurri si sono mossi con meno clamore.

La vera prova muscolare sulla delega fiscale infatti rimane targata Carroccio. Ed è per questo motivo che ora sarà più difficile spiegare un eventuale passo indietro o almeno di lato. Come se non bastasse, poi, proprio stamattina ci ha pensato Ernesto Maria Ruffini ad aggiungere sale sulle ferite di via Bellerio.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate lo ha detto chiaramente: "Oggi l'aggiornamento del Catasto è costante attraverso l'interlocuzione con i Comuni e un'eventuale aggiornamento di una rendita, modificata, aggiornata e attribuita a un'immobile, ha effetto immediato sul contribuente e sul territorio". E invece se si prevede, come punta a fare la delega fiscale, “che tutti questi aggiornamenti siano congelati” allora “non avrebbero effetto su territorio e sui contribuenti".

Parole che insomma in un colpo solo fanno a pezzi la narrazione del centrodestra e in primis della Lega. Ma soprattutto miele per le orecchie del campo avversario. Il Pd infatti non ha perso l’occasione, troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: “Questa verità fattuale - ha detto Gian Mario Fragomeli, capogruppo dem in commissione Finanze alla Camera - disvela finalmente come l'azione di Lega e Fi contro la riforma del catasto sia solo una pura e strumentale operazione di mediocre cabotaggio per fini elettorali”.

Come ne uscirà Matteo Salvini? L'unica exit strategy potrebbe essere la fiducia che il Governo potrebbe porre sul provvedimento. Per ora, comunque, il partito cerca di tenere il punto. Gusmeroli ha vergato un post su Facebook per sottolineare che la Lega rimane ferma sulle sue posizioni: “Ribadiamo quanto già espresso ieri in Commissione Finanze.

Ieri sera abbiamo ribadito votando uniti con tutto il centrodestra che non è il momento di alzare le tasse degli italiani, che si trovano già ad affrontare la crescita dei prezzi (inflazione), dei costi dell'energia e carburanti".

Sarà davvero così? L’unica certezza, al momento, è che Palazzo Chigi non ha alcuna intenzione di mediare sul tema. Anzi appena ieri Draghi ha quasi liquidato con sufficienza la posizione del Carroccio con un “era prevista”: “Non è la prima volta che la Lega si oppone, c’è stato un voto in Commissione, è stato vinto dal Governo due volte, speriamo di vincere di nuovo”. Il guanto di sfida è lanciato…

Fisco, Marattin (Iv): "Le riforme non si fanno in un clima del genere. Governo chiarisca"

"Durante la discussione sulla delega fiscale in Commissione Finanze si sono ribaltati i rapporti di forza e un deputato ha scelto di votare assieme a Lega e FI. Questo ha cambiato la situazione. Le riforme non si fanno in un clima del genere e ho ritenuto opportuno sospendere i lavori e comunicare a Palazzo Chigi che le condizioni politiche sono mutate sollevando la necessità di un chiarimento" così il deputato di Italia Viva e presidente della Commissione Finanze alla Camera Luigi Marattin a Montecitorio.

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