Gasparri: "Magistratura ben peggio che eversiva. Difficile pensare che Li Gotti abbia agito autonomamente"
Caso Almasri, affondo del capogruppo di FI su Affaritaliani.it
"Li Gotti rispunta dopo che emerge un attacco fatto nel passato da alcuni settori dei servizi segreti contro il capo di gabinetto di Palazzo Chigi Caputi. Non amo le dietrologie, ma..."
"E' difficile pensare a un atto dovuto. Qualcuno dice che non è una, aperte le virgolette, 'vendetta', chiuse le virgolette, per le riforme in corso. Ma è difficile escludere anche questa circostanza". Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se secondo lui l'avviso di garanzia a Meloni, Mantovano, Piantedosi e Nordio sul caso Almasri sia davvero un "atto dovuto" come afferma l'Anm o invece sia un attacco al governo della Magistratura.
"Li Gotti riappare all'improvviso. Personaggio dalla vita complessa e dai clienti impegnativi. Non si fa l'avvocato di Buscetta o di Brusca senza qualche copertura istituzionale. Li Gotti rispunta dopo che emerge un attacco fatto nel passato da alcuni settori dei servizi segreti contro il capo di gabinetto di Palazzo Chigi Caputi. Non amo le dietrologie, ma la condotta dei servizi segreti dell'epoca e di alcuni personaggi che ben conosciamo è inquietante. Difficile pensare che Li Gotti abbia agito autonomamente con questa strana denuncia che con tempi sorprendenti trova seguito con queste iniziative esorbitanti", sottolinea il capogruppo azzurro a Palazzo Madama.
"Nei giorni scorsi qualcuno mi ha criticato perché ho definito 'eversiva' la Magistratura italiana. Accetto le critiche. La definizione è stata riduttiva. Le cose stanno ben peggio. Lo Voi aveva chiesto una condanna esorbitante a Salvini ed è stato sconfitto. Ora è il protagonista di questa sortita tanto spettacolare quanto temeraria. La Magistratura non va riformata. Va rifondata. E molte persone dovrebbero lasciarne i ranghi", continua Gasparri.
"La loro presenza, a Bologna, a Milano, a Roma, a Palermo e in tanti altri posti, conferma quello che disse Palamara anni fa da membro del CSM. Ad un collega che gli diceva in riferimento alla gestione delle politiche sull'immigrazione: 'Ma Salvini è innocente, ha ragione'. Palamara replicò: 'Sì, ma ci hanno detto che lo dobbiamo attaccare anche se è innocente'. Allora andava così. Contro Berlusconi andava così. Oggi va così. La Magistratura è un grande problema di questo Paese. Dobbiamo reagire con compostezza per difendere la democrazia, la Costituzione, la libertà. La stessa civiltà giuridica calpestata da certe persone", conclude il presidente dei senatori di Forza Italia.
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