Gelmini: "Salvini chiama Calenda razzista? Il bue che dice cornuto all'asino"

Lo scontro sui temi dell'istruzione si accende, con un botta e risposta decisamente polemico tra i vertici della Lega e di Azione

Politica

Azione-Lega: si accende lo scontro sull'istruzione

''Salvini che dà del razzista a Calenda è come il bue che dà del cornuto all'asino. Se il segretario della Lega trovasse il tempo - tra un selfie e uno slogan - di leggere il programma di Azione e Italia viva si renderebbe conto della centralità data ai giovani e alla formazione, Industria 4.0 e Its compresi. Stiamo già lavorando tra l'altro con gli imprenditori lombardi in questa direzione. Del resto, stimolare i ragazzi allo studio, caro Salvini, non è ancora un crimine''. Così Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie ed esponente di Azione, entra nella polemica tra Matteo Salvini e Carlo Calenda.

Il leader della Lega aveva commentato polemicamente un'affermazione del leader di Azione sulla preparazione negli istituti professionali: "Tornano l'arroganza e la discriminazione della sinistra nei confronti di studenti, insegnanti, mamme e papà degli istituti tecnici, alberghieri o professionali".

Calenda gli aveva risposto: "Senti Papeete, invece di proporre finte flat tax e sistemi ungheresi, studia prima di parlare. C'è un gigantesco problema di livello di competenze dei ragazzi. Basta leggere i report europei e Ocse. Sappiamo che per te cultura e istruzione sono temi sconosciuti. Per noi no". 

La nuova repolica di Salvini era stata molto dura: “Calenda ha detto che i ragazzi che frequentano gli istituti tecnici e professionali valgono di meno, hanno meno cultura e hanno più problemi. Uno che dice così è ignorante e razzista”.

Stizzita la replica di Calenda: “Ma questo è un intrattenitore, non è un politico, io non ho detto questo. Ho detto che molti dei ragazzi che frequentano gli istituti tecnici, ed è un dato scientifico, hanno un problema di preparazione gigantesco. E che quindi non è giusto che solo i figli della borghesia possano frequentare il liceo, ma che invece tutti, almeno per i primi due anni, hanno diritto ad avere una preparazione alla cultura. Quindi è l’opposto di una politica classista, di cui mi accusa Salvini”.

 

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