Giochi del Mediterraneo del 2026, "Ritardi non per colpa del governo Meloni"

Renato Perrini (Fratelli d'Italia): "Ecco perché serve il commissario"

Di Alberto Maggi
Politica

Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto, intervista a Renato Perrini, presidente Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia e vice presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

Perché il governo e in particolare i ministri Abodi e Fitto hanno deciso di commissariare i Giochi del Mediterraneo che si terranno nel 2026 a Taranto?
"I ritardi sulla cantierizzazione  delle opere non sono addebitabili al Governo Meloni. L’organizzazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo “Taranto 2026” rappresenta una priorità che fin dal suo insediamento ha attivato una ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse. Tale ricognizione ha restituito al Governo Meloni un quadro preoccupante ed è per questo che il Ministro Fitto e Abodi hanno deciso di commissariare i Giochi del Mediterraneo".

Quando potrebbe arrivare il commissario? Ha in mente un nome per questo ruolo?
"Sarà una persona all’altezza di questo ruolo poiché il commissario che sarà chiamato a ricoprire questo ruolo avrà un fondamentale compito che combina insieme pianificazione e gestione dei lavori preparatori per i Giochi del Mediterraneo. Ad esempio, sarà tenuto a predisporre un programma dettagliato per le opere da realizzare con l’indicazione del soggetto attuatore, il costo e l’entità del finanziamento. Inoltre dovrà fornire indicazioni precise rispetto al cronoprogramma e le tempistiche delle opere da compiere". 

Il governo parla di "gravi ritardi". Di chi è la colpa? Dei governi precedenti o della Regione Puglia a guida Emiliano?
"I ritardi non sono addebitabili al Governo Meloni. In questi anni ho richiesto più volte di audire in Commissione Bilancio, il direttore generale dell’Asset Elio Sannicandro per fare un monitoraggio dei finanziamenti. Il sospetto che qualcosa non andasse come doveva andare mi è venuto constatando che sul grande evento assistevo a tanti convegni, tante slide, tante parole e pure a tanta cartellonistica, ma neppure a un cantiere. I gravi ritardi sono attribuibili ad una mancanza di comunicazione tra Regione Puglia Comune di Taranto e Governo centrale che hanno prodotto una grande confusione. Nel dicembre 2022  grazie alla mia richiesta di audizione venni  a conoscenza che i 150 milioni promessi prima dal Governo Conte e poi Draghi non erano ancora  arrivati, che i 50 milioni della Regione Puglia non erano  stati stanziati". 

Consigliere Perrini, lei è stato uno dei primi che ha sollevato il problema. Lei è favorevole ai Giochi?
"Si, sono favorevole ai giochi del Mediterraneo ma sono contrario alle illusioni e alla politica demagogica. I Giochi del Mediterraneo rappresentano una straordinaria opportunità per il nostro territorio che non può essere mortificata da ritardi, inefficienze, giochi politici di preminenza territoriale e scarico di responsabilità per nascondere palesi inadeguatezze che rischiano seriamente di mettere a repentaglio un evento che avrebbe solo ricadute positive sulla città di Taranto sotto ogni profilo. Serviva ristrutturare e potenziare le strutture già esistenti. A Taranto e in provincia esistono palestre e scuole che cadono a pezzi e sono inagibili.  La mia preoccupazione era che si stava pensando a progetti, pubblicizzando video e rendering di centri sportivi e grandi opere, senza pensare al dopo, a chi doveva gestirle, mantenerle e manutenerle. Ritenevo invece di concentrasi soprattutto su palestre e su opere che, anche successivamente, potranno essere sfruttate dai cittadini".

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