Ucraina e difesa comune Ue, Giorgetti filo-Salvini e non più draghiano. La svolta del titolare del Mef

Inatteso sostegno della Francia al ministro dell'Economia

Di Alberto Maggi
Politica

Giorgetti era l'uomo di Sergio Mattarella nella Lega, addirittura un saggio all'epoca di Giorgio Napolitano, ora no. Non è più così


Non è più draghiano. È tornato leghista duro e puro. Già lo si era capito con la bocciatura netta e chiara del piano di riarmo di Ursula von der Leyen, ora c'è la conferma. La proposta italiana per i finanziamenti alla difesa è quella di "un fondo di garanzia che ottimizza l'utilizzo delle risorse nazionali e europee con l'obiettivo di convogliare in modo più efficace i capitali privati, con una spesa pubblica contenuta. Un fondo di garanzia di circa 16 miliardi di euro potrà mobilitare fino a 200 miliardi di investimenti industriali aggiuntivi, in linea con le migliori pratiche di Invest Eu e prima del Fondo europeo per gli investimenti strategici", ha detto il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti in sessione pubblica all'Ecofin.

GG, come lo chiamano nella Lega, ha ottenuto il plauso (concordato preventivamente) di Matteo Salvini: "Bene Giancarlo Giorgetti, quando conferma che 'sarebbe inaccettabile' che eventuali ulteriori finanziamenti alla difesa siano 'a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici'. Investire in sistemi di protezione e sicurezza a livello nazionale è assolutamente utile, senza togliere fondi a sanità, scuola e famiglie, ed è fondamentale che l'Europa sia promotrice di pace, accompagnando le iniziative e le proposte di Trump, Zelensky e Putin. È un momento in cui servono in modo particolare responsabilità e riflessione e non fretta e approssimazione".

Giorgetti era l'uomo di Sergio Mattarella nella Lega, addirittura un saggio all'epoca di Giorgio Napolitano, ora no. Non è più così. Giorgetti è tornato leghista duro e puro in perfetta linea con Salvini. E questo crea non pochi problemi con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, che sapevano di avere in Salvini una spina nel fianco ma che contavano sull'alleanza 'soft' di Giorgetti'. Ora tutto è cambiato. Giorgetti, volente o nolente, è tornato leghista doc, salviniano al 100%. Sull'Europa soprattutto, tema delicatissimo per la presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. 

Inaspettatamente Giorgetti riceve un assist dai francesi del "matto" (parole di Salvini) Macron. Sull'uso dell'InvestEu per finanziare la Difesa "il ministro italiano Giorgetti ha fatto una proposta che troviamo molto interessante, perché mira a mobilitare il risparmio privato con una garanzia: ci sarebbe una garanzia di primo grado e della Commissione europea. Troviamo questa iniziativa interessante e l'ho detto pubblicamente di fronte a tutti i miei colleghi, vorremmo che venisse studiata perché il fatto di mobilitare denaro privato con la garanzia della Commissione ci sembra davvero una risposta interessante", ha detto all'Ansa a un ristretto gruppo di media europei il ministro delle Finanze francese Éric Lombard.

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