Giorgetti spinge Franco alla Bce, spaccatura Mef-Bankitalia. E Cipollone...

Ora non resta altro che capire se l'opinione del ministro del Tesoro sia anche quella della premier

di Redazione Economia
Daniele Franco Giancarlo Giorgetti Piero Cipollone
Politica

Bce, Giorgetti sfalda le previsioni per il post-Panetta al consiglio direttivo

Franco o Cipollone? Sebbene le previsioni su chi potesse prendere il posto di Fabio Panetta nel Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea sembrassero andare tutte verso la stessa direzione, ora sul tavolo di Giorgia Meloni spunta un nuovo dilemma.

Il nostro Paese, dopo aver presumibilmente “perso” la sfida con la Spagna per la presidenza della Banca Europea degli Investimenti (sembra ormai fatta per la candidata Nadia Calvino), si è concentrata per piazzare un uomo nel Consiglio direttivo della Bce per il post-Panetta. E il nome di quest’uomo, fino a pochi giorni fa, era quello di Piero Cipollone.

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A partire da oggi, una nuova questione si è aggiunta alla lista delle preoccupazioni per Giorgia Meloni: la scelta tra Daniele Franco e Piero Cipollone come successore di Fabio Panetta nel Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea. Per capire il contesto di questa situazione, dobbiamo tornare indietro e ricordare che due giorni fa, su questo giornale, abbiamo riportato che l'Italia ha perso nella competizione diplomatica per la posizione di presidente della Banca Europea degli Investimenti.

Inizialmente, c'erano due candidati forti per questa posizione: la ministra socialista spagnola Nadia Calvino e l'ex responsabile del Tesoro durante il mandato di Mario Draghi, ovvero Daniele Franco. Secondo quanto riferito da fonti italiane, sembra che la scelta sia caduta sulla candidata proposta da Pedro Sanchez, segnando la sconfitta dell'Italia in questa contesa. Dopo aver perso questa opportunità, l'Italia ha deciso di concentrare gli sforzi per garantire un successore per il posto che verrà lasciato libero da Fabio Panetta nel Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea a partire dal primo novembre.

Sebbene la posizione di Panetta a Francoforte, che sarà presto ricoperta da Daniele Franco come Governatore della Banca d'Italia, non abbia lo stesso peso di quella all'interno dell'istituzione che eroga considerevoli prestiti, essa rimane comunque di grande rilevanza. Questo organismo funge da luogo di confronto per i venti governatori della zona euro, rappresentando un'opportunità per influenzare le decisioni in materia di politica monetaria e discutere quando e se alzare i tassi di interesse.

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Inizialmente, sembrava che a Roma ci fosse già un accordo riguardo a questa posizione: Piero Cipollone gode della stima sia dell'attuale Governatore, Ignazio Visco, che di Fabio Panetta. Tuttavia, la decisione ufficiosa presa tra il governo e la Banca d'Italia sembra non aver tenuto in considerazione l'opinione del Ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti.

Quest'ultimo, infatti, ha difeso in modo deciso la candidatura di Daniele Franco alla Banca Europea degli Investimenti dopo che questa opportunità si è sfumata. La sua scelta sembra essere stata influenzata dalla reciproca stima che lega i due, consolidata durante il loro servizio come ministri nel governo guidato da Mario Draghi.

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Questa notizia, come riporta La Stampa, ha generato un certo disagio all'interno della Banca d'Italia, dove si presumeva che la scelta di Piero Cipollone per Francoforte fosse già consolidata. Tuttavia, sul piano delle competenze, il curriculum di Daniele Franco sembra essere più imponente rispetto a quello di Piero Cipollone, generale dello Stato, direttore generale della Banca d'Italia, ministro del Tesoro.

E il parere di Giorgetti è tutt'altro che ininfluente: il primo passo della nomina avviene al tavolo dei ministri finanziari europei, e dunque è lui che deve presentare la candidatura. Resta da capire se l'opinione di Giorgetti sia anche quella della premier.

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