Governo Meloni, prime sfide: bollette, manovra, Pnrr, G20. Incontro con Macron

Per Giorgia partenza subito impegnativa tra manovra, bollette e tante sfide sulla politica internazionale, dal G20 al Pnrr. Lunedì possibile summit con Macron

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Politica

Tra manovra e Pnrr, bollette e G20: per il governo i primi nodi sono l'economia e la politica estera

Con una guerra in corso in Europa, la crisi energetica, il completamento del Pnrr e l’instabilità politica che caratterizza partner importanti come il Regno Unito, ma anche e soprattutto le bollette e la manovra. L'econonomia e la politica internazionale saranno senz’altro le sfide più impegnative per il governo Meloni.    

L'agenda delle questioni economiche la traccia il Giornale: "Martedì e mercoledì i voti di fiducia dei due rami del Parlamento: si inizierà a Montecitorio che è la camera di elezione di Meloni. La navigazione inizierà a novembre in quanto tra questa settimana e l’inizio del mese prossimo Camera e Senato saranno impegnati nella conversione decreto Aiuti-ter e nell’elezione dei presidenti delle commissioni. Ci saranno, quindi, due settimane di tempo per definire gli obiettivi da raggiungere entro la fine dell’anno. Poiché la lotta al caro-energia e la stesura della legge di Bilancio sono le due emergenze del prossimo governo e meritano un ulteriore approfondimento".  

Sulla politica estera, la scelta di un ministro degli Esteri con una lunga esperienza internazionale come Antonio Tajani, di un ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, con un passato di Eurodeputato e del fedelissimo Guido Crosetto alla Difesa non esonera la prima donna alla guida di Palazzo Chigi dalla necessità di rapporti diretti con i partner internazionali. La prima occasione si presenta già lunedì, il giorno dopo il passaggio di consegne con tanto di tradizionale suono della campanella fra Mario Draghi e Giorgia Meloni: quel giorno il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron sarà in visita istituzionale a Roma.

Verso l'incontro tra Meloni e Macron

I rapporti fra Italia e Francia sono storicamente molto importanti, e in passato molti dei nuovi presidenti del Consiglio hanno scelto proprio l’Eliseo come prima visita all’estero. Non è però ancora stato deciso se ci sarà un incontro bilaterale fra i due leader: lo stesso Macron a Bruxelles ha detto che attende di lavorare con la nuova premier al tavolo del Consiglio Europeo, ma che un vertice a Roma già lunedì sarà eventualmente deciso solo all’ultimo, nel rispetto della prassi istituzionale italiana.  Meloni ha anche già beneficiato dell’apertura del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha definito “essenziale come democratici cooperare con l’Italia”. Le buone relazioni fra i due Paesi, ha detto, continueranno “nell’ambito del quadro delle regole e dei valori dell’Ue”.

Sul fronte della politica internazionale, nel giro di una ventina di giorni è in programma un importantissimo vertice dei capi di Stato e di governo, il G20 a presidenza indonesiana che si terrà a Bali a metà novembre. Sarà il vero debutto internazionale della nuova presidente del Consiglio, l’occasione di incontrare i partner di tutto il mondo. Sul tavolo ci sono tutti i temi più caldi del momento: dalla sicurezza internazionale, non solo in Europa con la guerra fra Russia e Ucraina ma anche le tensioni fra Taiwan e Cina, la questione iraniana fra nucleare e repressione delle proteste, il Medio Oriente, per arrivare all’economia mondiale, che vive un momento difficile anche a causa della questione energetica.

Del G20 fa ancora parte la Russia, e a Bali ci potrebbe essere l’atteso incontro fra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden  e il leader del Cremlino Vladimir Putin. In questo contesto, Giorgia Meloni sarà chiamata a confermare il posizionamento atlantista dell’Italia, messo in dubbio dalle recenti ambiguità e polemiche nell’ambito della maggioranza che l’ha portata al governo. 

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