Gruber, Giannini Floris e Formigli: in Abruzzo perde la sinistra mediatica

Dai loro pulpiti privilegiati ogni settimana bombardano il Centrodestra e dopo la vittoria del Centrosinistra in Sardegna sognavano il colpaccio in Abruzzo

di Redazione
Massimo Giannini, Giovanni Floris e Lilli Gruber 
Politica

Abruzzo, sconfitta anche la sinistra mediatica

Dalle elezioni regionali in Abruzzo escono sconfitti anche quei giornalisti ‘de sinistra, o comunque non di destra, che non vedono di buon occhio il governo di centrodestra di Giorgia Meloni.

Personaggi come Massimo Giannini, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Myrta Merlino, David Parenzo, Tiziana Panella, Serena Bortone, Marco Damilano, Corrado Augias, Fabio Fazio, Andrea Scanzi, Tomaso Montanari e Giovanni Floris, protagonisti del piccolo schermo, stavolta non possono ritenersi soddisfatti.

Dai loro pulpiti privilegiati ogni settimana bombardano la maggioranza di governo e dopo la vittoria del Centrosinistra in Sardegna sognavano il colpaccio anche in Abruzzo. Ma così non è stato.

Loro, che scambiano i propri desiderata con analisi politiche, hanno perso.

LEGGI ANCHE: Elezioni Abruzzo, partiti: chi vince, chi perde. Grosse sorprese: eccole. Dati

Che cosa dirà ora l’onnipresente Giannini? L’ex direttore de La Stampa che partecipa praticamente a tutte le trasmissioni televisive più importanti: da Fazio a Di martedì, fino a Otto e Mezzo.

E Lilli Gruber che da La7 “processa” il governo tutte le sere? E Floris? Che ogni martedì manda in loop video di esponenti della destra che si contraddicono, che cosa dirà?

Che cosa dirà Corrado Formigli, il più schierato di tutti, che il giovedì sera con la sua "Piazza Pulita" prende a mazzate il governo? E Parenzo? Il "so tutto io" che conduce l'Aria che tira la mattina su La7? Per non parlare di Corrado Augias, Marco Damilano, Fabio Fazio e Tomaso Montanari, che quando parlano credono di avere la verità in tasca.

Per ora si ridimensiona l'auspicio di vedere nascere il cosiddetto "Campo largo", esperimento politico con poche ambizioni che in Abruzzo ha mostrato tutti i suoi limiti.

Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Matteo Renzi, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli ed Emma Bonino: davvero una bella compagnia, ma che difficilmente sarà competitiva. La sinistra mediatica se ne faccia una ragione.

Tags:
florisgianninigruber