Guerra Ucraina, l'Anpi contro la Nato. Renzi: "Vergognoso, ma bene il Pd"

Secondo una nota Anpi l'invasione russa è l’ultimo drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato ad est

Politica
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Guerra in Ucraina, la nota Anpi: "Sequenza di eventi innescata dall'allargamento della Nato"

"L’invasione russa dell’Ucraina è l’ultimo drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia". Parola dell'Anpi, la cui uscita sulla guerra in corso ha scatenato una polemica, come racconta il Giornale.

Scrive il Giornale riportando la nota dell'Anpi "Il ruolo della Nato va «profondamente ridiscusso», perché «non può essere al servizio di una politica di potenza, e vanno avviate trattative per un sistema di reciproca sicurezza che garantisca sia l’Ue che la Federazione russa». L’unica richiesta a Putin è che «revochi il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass, perché viola l'integrità territoriale di un Paese sovrano e scatena una serie di reazioni e controreazioni che possono portare in brevissimo tempo alla guerra». 

Renzi: "Vergognoso, i partigiani avrebbero saputo da che parte stare"

Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Renzi. "Le dichiarazioni dell'Anpi sul conflitto sono vergognose. I partigiani di 70 anni fa avrebbero saputo da che parte stare. Attaccare gli americani significa essere indietro con le lancette della storia". Cosi' Matteo Renzi nel suo intervento all'assemblea nazionale di Italia viva. "La posizione filotlantica molto chiara di Enrico Letta spazza via ogni incertezza sulla posizione del Pd", aggiunge. Il riferimento di Renzi e' a un comunicato diffuso dall'Anpi il 22 febbraio, due giorni prima dell'inizio della guerra, in cui si definisce "il riconoscimento dell'indipendenza del Donbass da parte della Russia" come "l'ultimo, drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della Nato ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia"; e si chiede che "Biden cessi immediatamente sia le clamorose ingerenze nella vita interna dell'Ucraina iniziate fin dai tempi di Maidan, quando nel governo ucraino entro' la statunitense Natalia Jaresco, sia le sue dichiarazioni belliciste e le sue ininterrotte minacce nei confronti della Russia".

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