I voucher a scrocco per i Frecciarossa ai politici non rieletti. Molti ex 5s

Negli ultimi tre mesi della passata legislatura sono triplicati gli acquisti di pacchetti di ticket da 10 corse in "business". I furbetti del treno smascherati

Politica

Gli ex politici e i biglietti per l'Altavelocità. Ecco cosa è successo

Il governo Meloni è operativo da quattro mesi, ma solo adesso è emersa una cosa che ha dell'incredibile, relativa alla Camera dei Deputati. Negli ultimi tre mesi della vecchia legislatura a guida Draghi, molti parlamentari, che poi non sono stati più eletti, hanno acquistato pacchetti di ticket per viaggiare sui treni ad altavelocità Frecciarossa e Italo, a spese dello Stato. Con l’Aula praticamente inattiva - si legge sul Foglio - si è il triplicato il numero di carnet staccati, da dieci corse ciascuno, rispetto ai mesi precedenti, quando il governo Draghi, e dunque il Parlamento, era nel pieno esercizio delle sue funzioni. Le richieste sono arrivate in gran parte, da onorevoli del M5s non rieletti, ma non solo.

Funziona così. I deputati - prosegue il Foglio - hanno diritto (sacrosanto) ai biglietti ferroviari per spostarsi da e per Roma in Italia. Tutte le volte devono passare dall’agenzia che è convenzionata con la Camera. Basta una mail o una telefonata. Loro chiedono, l’agenzia emette i ticket e poi presenta il conto a Montecitorio. Una volta a bordo – viaggiano in business – si mostra il coupon nominativo al controllore insieme al tesserino parlamentare. In rarissimi casi vengono acquistati i carnet da dieci. A marzo ne erano stati venduti per un valore di 3.756 euro (7 per cento della spesa mensile totale per i treni). A luglio – Draghi si dimette il 20 – diventeranno 11.979,5. Ad agosto 10.168, a settembre 9.631 e a ottobre 50.740,5 euro. La Camera se n'è accorta e ha fatto decadere il diritto ai titoli di viaggio quando si è insediato il nuovo Parlamento.

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