Ius Scholae, Forza Italia: "Non c'è vincolo di maggioranza, se arriva in Parlamento lo votiamo. E' una nostra proposta"

"Lo Ius Scholae è stata una nostra proposta della scorsa legislatura sulla quale ci fu un ampio dibattito e sulla quale si era espresso nettamente a favore anche Silvio Berlusconi"

Di Alberto Maggi
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Nevi precisa: "L'opposizione ha un'altra proposta cioè lo Ius Soli sulla quale noi siamo contrari"



"Lo Ius Scholae non fa parte dell'agenda di governo e da parte nostra non c'è una spinta particolare su questo argomento. Abbiamo però detto che ribadiamo una nostra proposta già avanzata nella scorsa legislatura senza imporla nell'agenda di governo, anche se non si tratta di un tema che riguarda la maggioranza e quindi non ci sono vincoli di maggioranza". Raffaele Nevi, deputato e portavoce nazionale di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it, torna così sul tema dello Ius Scholae dopo il fuoco di sbarramento della Lega e l'attacco del Carroccio a Tajani paragonato a Schlein.

"L'opposizione ha un'altra proposta cioè lo Ius Soli sulla quale noi siamo contrari. Lo Ius Scholae è stata una nostra proposta della scorsa legislatura sulla quale ci fu un ampio dibattito e sulla quale si era espresso nettamente a favore anche Silvio Berlusconi con un intervento molto deciso. Gli immigrati vogliamo integrarli al meglio nel nostro Paese e la nostra proposta prevede la cittadinanza italiana al termine dell'intero ciclo scolastico della scuola dell'obbligo", sottolinea Nevi.

Se ci fosse una convergenza in Parlamento con le opposizioni sullo Ius Scholae e la contrarietà di Lega e Fratelli d'Italia, voi lo votereste comunque? "E' una nostra proposta e ci mancherebbe che non la votassimo. Non siamo certo noi a lanciarla nel dibattito politico, ma a ottobre c'è una mozione del Pd in calendario e discuteremo. Ripeto, non c'è vincolo di maggioranza su questo argomento e anche all'interno di Forza Italia c'è libertà di coscienza. Nella precedente legislatura qualcuno era anche favorevole allo Ius Soli, si ragiona senza preconcetti ideologici".

Nevi poi tiene a precisare che "non è lo Ius Scholae la priorità del Paese oggi. Bensì altri temi come l'emergenza siccità, la Legge di Bilancio per il 2025, il sostegno al potere d'acquisto dei cittadini, il contrasto all'immigrazione clandestina favorendo quella regolare con i flussi, la diminuzione del debito pubblico, le privatizzazioni, la situazione nelle carceri e la riforma della Giustizia con, in particolare, la separazione delle carriere".

"La riforma della cittadinanza non è quindi una necessità assoluta, ma se si aprirà un dibattito diremo la nostra e pretendiamo di essere rispettati. Ci siamo risentiti dell'attacco della Lega perché tra alleati di governo ci vuole rispetto reciproco e la nostra proposta non è assolutamente quella di Schlein, è completamente diversa. Ma se la sinistra cambia idea e converge sullo Ius Scholae vedremo", conclude il portavoce nazionale di Forza Italia.  

Cittadinanza: Magi (+Eu), si lavori a testo comune tra opposizioni e FI

"Per il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi sul tema della cittadinanza non esiste un vincolo di maggioranza. Io dico bene e penso che su una questione che riguarda il futuro del Paese e la vita di migliaia e migliaia di giovani italiani si debbano mettere da parte le ideologie e lavorare per un testo comune che non preveda però criteri esagerati e punitivi. Ecco perché alla ripresa a settembre si può e si deve lavorare a un testo comune tra le opposizioni e Forza Italia. Dobbiamo agevolare la cittadinanza italiana per chi è nato e cresciuto in Italia ed è a tutti gli effetti italiano". Lo afferma il segretario di +Europa Riccardo Magi. "Ricordo che anche Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni, in passato si era detta favorevole a rivedere le regole per la cittadinanza legandolo allo ius scholae. Speriamo non abbia cambiato idea almeno su questo. I numeri possono esserci se c'è la volontà e l'onestà politica. Come +Europa intanto stiamo definendo il referendum per modificare questa legge anacronistica sulla cittadinanza", conclude Magi.

 

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