L'Antitrust boccia il governo sul Pnrr: "Non siamo in grado di completarlo"
Rustichelli collega l'incompletezza del piano a uno scenario macroeconomico internazionale, sottolineando le debolezze strutturali dell'economia italiana
Antitrust: "Non siamo in grado di completare il Pnrr"
Roberto Rustichelli, presidente dell'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, ha dichiarato durante la sua partecipazione agli Stati generali della Ripartenza, organizzati dall'Osservatorio economico e sociale 'Riparte l'Italia' a Bologna, che "non siamo in grado di completare quanto annunciato per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)". Rustichelli si è assunto la responsabilità di quanto affermando riconoscendo le sfide legate alle debolezze strutturali dell'economia italiana. "Siamo in un momento in cui registriamo meno crescita e più inflazione, fra sfide interne e internazionali", ha aggiunto Rustichelli.
"Innovazione, investimento, sviluppo e coesione sociale sono parole chiave nell'ambito della discussione sulla crescita e la competitività del Paese", ha detto Rustichelli. "Bisogna puntare a una economia sempre più concorrenziale, al dinamismo imprenditoriale: cose che sono pilastro per la promozione di principi democratici, garantendo la diversità, l'accesso equo alle opportunità e la libertà di scelta. L'Italia, in questo contesto, può cogliere diverse occasioni come la diversificazione delle fonti, la transizione verde, la riorganizzazione delle catene produttive". "La concorrenza - conclude il presidente dell'Agcm - quindi, è la condizione essenziale perché il mercato generi ricchezza ma anche la condizione per contribuire al benessere dei consumatori".
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Pnrr: Tar respinge ricorso Comune Firenze per stadio
Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento emanato dal governo in merito ai 55 milioni di euro destinati alla riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. I fondi erano originariamente stati concessi, per poi essere successivamente revocati. La notizia è stata comunicata attraverso un comunicato ufficiale emesso dal Comune di Firenze, che ha espresso la sua sorpresa e ha annunciato l'intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato.