FdI riunisce i conservatori europei: a Subiaco firmata la Carta dei valori
"Rafforziamo il Nostro impegno a promuovere una comunità stabile, giusta e armoniosa", recita la carta dei valori dei conservatori europei
Il resoconto dell'incontro organizzato da Ecr nella cittadina laziale
Una grande “reunion”, quella organizzata da Ecr, il gruppo dei conservatori europei, nella splendida Subiaco, durante la celebrazione della festa del Santo patrono, in un clima di spiritualità, politica e tradizione, culminata con la firma da parte del copresidente del gruppo Nicola Procaccini, riunito insieme ad una folta delegazione di parlamentari europei nella cittadina laziale, della “carta dei valori” dei conservatori europei.
"Ci riuniamo oggi a Subiaco, luogo sacro impregnato dello spirito di San Benedetto, il Santo Patrono d'Europa, per articolare attraverso una Carta dei Valori una serie di principi fondamentali che definiscono il conservatorismo, rafforzando il nostro impegno a promuovere una comunità stabile, giusta e armoniosa". Così si legge nell'incipit della Carta. Si tratta di una sorta di manifesto; in 12 punti, ispirato alla visione benedettina. In un momento in cui l'identità culturale europea è messa in discussione dalla crescente imposizione di ideologie liberali e progressiste, espresse attraverso la narrativa woke - si legge ancora nel testo firmato da Procaccini, a nome del gruppo dei Conservatori e riformisti al Parlamento Ue- gli attacchi alla famiglia tradizionale e le teorie sull’identità di genere, il Gruppo Ecr riconosce la necessità di sottolineare i principi duraturi che hanno plasmato i valori europei nel corso della storia.
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Alla convention hanno partecipato eurodeputati di differenti nazionalità, insieme a Marcello Pera e al ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, che a Subiaco è praticamente di casa. Fa il suo esordio in un'occasione pubblica anche il neoentrato nel gruppo l’unico membro di Reconquete, il partito di Zemmour, Nicolas Bay. E il tema dell’allargamento dei conservatori è una delle tematiche che aleggia sull’evento e nei commenti dei tanti osservatori presenti, dal momento che non tutti nell’ecr la pensano allo stesso modo, cosi come discordanti sono i pareri su appoggio ad una possibile rielezione di Ursula Von der Leyen alla presidenza.
“Addio maggioranza Ursula?" viene appunto chiesto a Nicola Procaccini, padrone di casa, forse un po' provocatoriamente, ma lui certo non è tipo da svicolare le domande, anche le più scomode: Addio a com'è stata concepita una maggioranza. Noi non abbiamo nulla di personale contro la persona von der Leyen. Noi siamo contro la Commissione dei 5 anni passati. Il vento è cambiato, in maniera impetuosa, ha sottolineato facendo chiaro riferimento alle recenti vittorie in serie in mezza Europa dei partiti di centrodestra.
Insomma, come dire che i giochi sono ancora tutti da fare, a che perché probabilmente proprio il gruppo di Fratelli d’Italia, in proiezione, stando ai sondaggi, uno dei più numerosi di tutto l’Europarlamento, avrà certamente un peso non indifferente. Ed è anche per questo che a Subiaco sono numerosi i giornalisti non sono dall’Italia arrivati fin quassù per assistere a quello che può anche essere considerato come l’avvio ufficiale della campagna elettorale, per il gruppo ECR, che porterà alle elezioni del prossimo giugno.
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"Questa è una giornata importante, una riunione importante, e anche una sottoscrizione di un documento importante. Lo si fa a Subiaco che è il luogo più adatto: oggi si tratta di ricordare una carta di valori tipici della tradizione europea, che in questi ultimi anni, soprattutto dopo l'aggressione della cultura laicista degli ultimi anni, stanno per essere dimenticati. Noi siamo qui per ricordare che in particolare i conservatori hanno a cuore la tradizione italiana ed europea, e che sono quelli più interessati ai valori e ai principi cristiani". Con queste parole ha aperto i lavori il senatore di FdI Marcello Pera.
Mentre Procaccini prima della solenne cerimonia della firma sulla carta dei valori ha voluto sottolineare come Nel giorno in cui si celebra San Benedetto patrono dell'Europa, siamo qui per ricordare che l'Europa nasce grazie ai benedettini che hanno conservato la cultura classica e religiosa europea realizzando quell'unita politica. Unità politica che ha dimenticato questi insegnamenti. Noi conservatori vogliamo invece proteggerli. Proteggiamo le radici giudaico-cristiane decisive per la formazione dell'Ue che verrà. Dimenticare il passato, come vorrebbe la cancel culture tanto di moda, significa pregiudicare il futuro;. Non poteva mancare poi la domanda su quello che da qui al 9 giugno sarà probabilmente come una sporta di convitato di pietra della campagna elettorale dei conservatori, il leader ungherese, Viktor Orban.
Chi oggi cerca di demonizzare Orban lo fa in maniera strumentale per imporre una posizione politica di minoranza. Orban è stato eletto democraticamente ed è un membro dell'Ue. Ovviamente ha anche un suo punto di vista ma ha dimostrato di essere compatibile con l'Europa, votando a favore del sostegno all'Ucraina. ha detto Nicola Procaccini smorzando sul nascere ogni possibile polemica su possibili malumori all’interno del gruppo su un possibile ingresso dopo le elezioni del partito di Orban nei conservatori.
Molto sentite e combattive anche le parole del capodelegazione del partito della Meloni al parlamento europeo, Carlo Fidanza, che ha delineato un nuovo potenziale percorso per i conservatori nella prossima legislatura. “Il gruppo dei conservatori europei si riunisce a Subiaco, un luogo santo dove San Benedetto, Santo patrono d'Europa, ha iniziato la sua vita monastica e ha posto le basi delle radici cristiane d'uropa che dovrebbero sempre di più innervare l'Europa di oggi. Europa che ha assolutamente bisogno di un'anima per poter essere protagonista nel mondo, essere più vicina ai bisogni dei popoli e delle comunità, nel rispetto della nostra identità culturale e nel rispetto delle specificità nazionali. Questa Europa è stata per troppo tempo negata e noi conservatori, noi di Fratelli d'Italia, vogliamo costruirla e vivificarla. Costituire una nuova Europa su queste solide e antiche basi".