Lady Demonique, stoccata a Calenda: "È un finto liberale ed europeista"
Impegno civile e costume sociale: parla Doha Zaghi, mistress e aspirante politica, “bocciata” dal leader di Azione per la candidatura nella lista “Como 2030”
Doha Zaghi: "I politici prima fanno credere di essere moralisti o liberali, poi mi contattano per incontri o per farmi regali"
Doha Zaghi, in arte “Lady Demonique”, è una mistress da anni impegnata in politica e nel campo del sociale, che alle imminenti elezioni amministrative programmate a Como era sata candidata nella lista “Como 2030”, un raggruppamento civico che include +Europa, Volt, Italia Viva e Azione di Carlo Calenda.
Ed era stato proprio il partito di Calenda a caldeggiare la sua candidatura. Perlomeno fino al momento in cui la notizia non è diventata di dominio nazionale, rimbalzando sui giornali, suscitando, perciò, inevitabili polemiche e qualche sarcasmo. All’improvviso, la presenza di Doha Zaghi è divenuta fonte d’imbarazzo per il partito di Calenda, col suo segretario nazionale che si è affrettato a dichiarare di non conoscerla, decidendo, in quattro e quattr’otto, di estrometterla dalla sua lista con un semplice tweet, senza nemmeno prendersi la briga di parlarle.
È a quel punto che Doha Zaghi ha deciso di non gettare la spugna e di fare della sua battaglia politica, da locale che era, anche una battaglia nazionale, di principio, per rivendicare il diritto degli operatori dell’eros a impegnarsi in politica. A darle man forte ci ha pensato il Partito Gay, guidato da Fabrizio Marrazzo, con cui “Lady Demonique” è ora candidata a sindaco di San Bartolomeo Val Cavargna, in provincia di Como.
In un'intervista rilasciata a Lab Parlamento Zaghi ripercorre la delusione per la “bocciatura” da parte di Azione e la distopica relazione presente in Italia tra politica e costume sociale. "Onestamente mi aspettavo potesse esserci qualche polemica, diciamo sterile, ma non avrei mai pensato se ne potesse parlare per settimane e nemmeno che si sarebbe giunti ad una mia esclusione, tanto meno con l’utilizzo di Twitter”, dice Zaghi.
E puntando il dito sul leader di Azione rivela: “Con questa mia esclusione dal partito di Azione, Calenda, oltre ad aver dimostrato di non essere per niente liberale, né tanto meno europeista, ha dimostrato di voler tornare indietro nel tempo e di eliminare concetti di cui si parla tanto, come l’inclusione e la lotta alle discriminazioni".
La politica di fatto è, secondo Zaghi, pervasa da incoerenza e doppiogioochismo: “Sono gli stessi politici che giorno fanno credere al mondo di essere moralisti oppure anche liberali che poi mi contattano per incontri o per farmi regali. Fortunatamente sono una Signora e non divulgherò mai i nomi e cognomi".
Ma nonostante ciò l'aspirante politica non si è persa d'animo. “Il mio programma ora si concentra sulle esigenze dei cittadini. Vorrei portare innovazione nel comune di San Bartolomeo Val Cavargna, proporrò le mie idee e progetti, che riguardano prevalentemente l’ambiente, l’energia, l’assistenza per le fasce più deboli e creare un turismo sostenibile e attento alle esigenze sia dei cittadini che dei turisti, ovviamente lavorando per abolire ogni discriminazione per gli LGBT+ e per tutti. Non sarà una sfida semplice per il futuro, ma sono battagliera e non mi arrendo".
“Mi auguro di avere l’opportunità di dimostrare a tutti che questo stigma sociale deve essere eliminato e che possiamo avere diversi ruoli in società. Per ora a San Bartolomeo ho trovato un bel clima vivace e nessun pregiudizio nei miei confronti. Come tutte le persone intelligenti, i cittadini hanno deciso di conoscermi e parlarmi prima di giudicarmi. Per ora il riscontro è positivo, ma saranno le urne a decidere”, conclude Zaghi.