Lega, Bossi espulso? L'ipotesi cresce. Salvini: "Ha mancato di rispetto"

Dopo il voto del Senatùr a Forza Italia. Il segretario: "Ascolterò i militanti"

Di Alberto Maggi
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Politica

"E' chiaro ed evidente che se qualcuno dice che voterà per un altro partito manca di rispetto non al segretario in carica ma alla comunità"

 

Cresce l'ipotesi di espulsione dalla Lega e dal gruppo parlamentare di Umberto Bossi, fondatore del Carroccio che alle elezioni europee ha votato Forza Italia. Le parole di Matteo Salvini in conferenza stampa lasciano pochi dubbi e non c'è moltissimo da interpretare: "Non voglio male a nessuno, ma dovrò ascoltare i militanti perché per rispetto verso i militanti che magari sono ancora al lavoro. Rispetto la passione di migliaia di volontari, dei nostri consiglieri, ascolterò il movimento: è chiaro ed evidente che se qualcuno dice che voterà per un altro partito manca di rispetto non al segretario in carica ma ad un'intera comunità". Secondo fonti leghiste, dietro queste parole si celano provvedimenti contro il Senatùr, che vanno dalla sospensione dal partito alla vera e propria espulsione, ipotesi considerata "probabile".

Per il resto da Salvini nessun terremoto politico. "La scelta nazionale è la scelta del futuro per quello che ci riguarda", dice il leader della Lega in via Bellerio a Milano, dopo aver sottolineato il risultato del Carroccio in Friuli Venezia Giulia e in Calabria. "Il governo esce rafforzato" dalle elezioni europee: Salvini assicura assicurando che "non cambiano gli equilibri di governo. Quello che spero possa cambiare è la politica europea. Spero nel Centrodestra anche in Europa. A questo lavoro e mercoledì sarò a Bruxelles", ha aggiunto.