Lega contro Meloni: "Basta armi a Kiev, ormai è chiaro che non può vincere"

Nuovo scontro tra il partito di Salvini e la premier. "Gli italiani dicono stop agli aiuti all'Ucraina". Il capogruppo Romeo deposita un testo in Senato

di redazione politica
Politica

Governo, Salvini attacca Meloni. Il documento che fa tremare la maggioranza

Nuovo scontro tra Meloni e Salvini, questa volta la materia di disaccordo tra i due alleati di governo è il sostegno all'Ucraina. La Lega è passata dalle parole ai fatti. Ha depositato un testo in Senato per chiedere lo stop agli aiuti a Kiev. La mossa - si legge su Il Fatto Quotidiano - è stata studiata per giorni, senza grossi proclami. E alla fine è stata fatta. Il Carroccio chiede a Giorgia Meloni di farsi carico di "una concreta e tempestiva" iniziativa diplomatica e arrivare a una "rapida soluzione del conflitto". Si tratta di un documento in cui per la prima volta il partito di Matteo Salvini chiede all’esecutivo di impegnarsi a terminare la guerra in Ucraina e, di fatto, smettere di inviare altre armi a Kiev. Non solo. Nel testo, firmato dal capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo e depositato per il dibattito che si svolgerà oggi in aula (il voto potrebbe slittare a domani), si spiega nero su bianco che l’Ucraina non resisterà all'offensiva russa.

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Inoltre nel testo - prosegue Il Fatto - si dice che gli Stati Uniti non vogliono più sostenere Kiev e non lo faranno più dopo le prossime elezioni in caso di vittoria di Donald Trump e che la maggioranza dell'opinione pubblica italiana è contraria al sostegno militare a Volodymyr Zelensky. La mossa è politica e arriva proprio in vista delle elezioni europee. Meloni ha fatto della fedeltà atlantica il suo principale impegno in politica estera e adesso il Carroccio vuole provare a prendere le distanze in campagna elettorale. Così si chiede al governo di "farsi carico, nelle competenti sedi europee, di una concreta e tempestiva iniziativa volta a sviluppare un percorso diplomatico, al fine di perseguire una rapida soluzione del conflitto". L’ordine del giorno della Lega arriverà oggi in aula e metterà in difficoltà la maggioranza.

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