Liste d'attesa, maggioranza a pezzi. Schlein: "Da decreto fuffa a dl zuffa"

Sulle liste d'attesa la Lega contesta la sottrazione di competenze alle regioni

di Redazione
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Opposizioni sul piede di guerra per le divisioni nella maggioranza

 

Maggioranza nel caos sulle liste d'attesa nella sanità. Centrodestra spaccato, per l'ennesima volta, con la Lega che non ci sta al provvedimento voluto dalla premier Meloni e dal ministro Schillaci in quanto - afferma il Carroccio - sottrae competenze alle regioni. Non a caso la Conferenza delle regioni, guidata dal leghista Massimiliano Fedriga, ha bocciato la misura dell'esecutivo. E' infatti slittato l'esame in aula al Senato del decreto sulle liste di attesa, inizialmente previsto per questa mattina. Le ragioni del rinvio sono state comunicate in apertura di seduta dal presidente della commissione Affari sociali di Palazzo Madama, Francesco Zaffini (FdI). Il provvedimento presumibilmente approderà in Aula nella giornata di domani. 

Protestano le opposizioni. Il decreto "non ha ancora una quadra politica", dice il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli. "La sanità del nostro Paese è triste ostaggio di una maggioranza divisa e drammaticamente inadeguata", affermano i senatori M5s in commissione Affari sociali. "Denunciamo la totale mancanza di attenzione da parte del governo sui lavori del Parlamento", rincara il presidente dei senatori dem, Francesco Boccia. "Attualmente la Commissione - spiega Zaffini - è impegnata nella fase della trattazione degli emendamenti ed è stata convocata anche ieri con la previsione di lavorare ad oltranza proprio con lo scopo di portare in Aula oggi il provvedimento. Come è noto - sottolinea il senatore FdI - il decreto legge contiene norme di grande delicatezza su alcune delle quali è aperta la dialettica con le associazioni di categoria e anche con le Regioni. Oggi è in programma il confronto in sede di conferenza Stato-Regioni sulla questione cruciale dell'articolo 2 del provvedimento. La necessità di giungere ad una delicata composizione degli interessi che sfocerà, verosimilmente, nella stesura di talune norme interamente sostitutive di quelle oggi presenti nel provvedimento d'urgenza, unitamente a ragioni di correttezza e rispetto istituzionale, non hanno permesso di concludere l'esame in Commissione in tempo utile per la seduta dell'assemblea di stamattina. Nell'attesa degli esiti del confronto mi riservo di modulare i lavori della Commissione da me presieduta la quale - conclude - potrà presumibilmente consentire al relatore di riferire all'Aula nella giornata di domani".

Critiche dai senatori del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali Orfeo Mazzella, Mariolina Castellone e Barbara Guidolin. "La Commissione Affari sociali del Senato - affermano - è stata nuovamente sconvocata dalla maggioranza, incapace di trovare un accordo sull'ormai celebre articolo 2. Attendiamo da settimane di discutere un provvedimento a lungo sbandierato da questa destra solo per accaparrarsi qualche voto in più alle Europee e poi dimenticato in soffitta a prendere polvere, messo in attesa come i cittadini italiani che aspettano di potersi curare in tempi dignitosi. Meloni e Schillaci sono stati 'pronti', come da slogan, a fare grandi annunci su miracolose soluzioni per le liste d'attesa, ma la verità è che di pronto non c'è proprio nulla. La maggioranza - sostengono i parlamentari M5s - e' spaccata, esiste un conflitto interno tra la Lega e Fratelli d'Italia che non può essere sanato e nel frattempo noi, nella strana idea di democrazia di questa destra, dovremmo solo aspettare in silenzio. Nel frattempo, le regioni, cui la premier aveva promesso sostegno concreto, si ritrovano loro malgrado coinvolte in uno scontro istituzionale con lo Stato. Nel frattempo - concludono - la sanità del nostro Paese, già alle prese con le sue enormi criticità, è triste ostaggio di una maggioranza divisa e drammaticamente inadeguata".

Dl liste attesa, Schlein: "Da decreto fuffa a decreto zuffa"

"Un decreto fuffa, un decreto vuoto. Per un anno e mezzo questo governo non ha avuto alcuna intenzione di evitare lo smantellamento della sanita' pubblica. Anzi. Lavorano proprio in quella direzione". Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein inc inferenza stampa. "Il governo non puo' fare finta di nulla davanti a quello che accade nei reparti. Anzi, il governo prende in giro gli italiani promettendo di eliminare le liste di attesa con zero euro. Dopo un mese il decreto fuffa e' gia' diventato decreto zuffa. Zuffa dentro la maggioranza e zuffa fra governo e regioni. Gli amministratori della destra hanno bocciato, tranne il Lazio, questo decreto. Noi abbiamo fatto una proposta, abbiamo presentato una cosa perche' la destra la sostenesse insieme a noi. Perche' la legge Schlein e' stata gia' portata nei consigli regionali dove e' stata approvata. Anche nelle regioni governate dalla destra", aggiunge Schlein. "Tutto questo casino non ci sarebbe stato se avessero votato la nostra proposta di legge per arrivare alla media europea del 7,5 per cento di spesa sanitaria sul Pil". 

Schlein: "Per Meloni salute governo prima di salute italiani"

"Meloni sembra piu' preoccupata di andare incontro a Salvini che della salute degli italiani. Sembra piu' preoccupata a tenere in vita questo governo. Questo decreto rimane una boutade elettorale perche' altro non e'. Si fermino". Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein in conferenza stampa al Senato parlando del decreto liste d'attesa.