Economia
Ok abitazioni da 28mq e a quelle alte 2,4 metri: primo via libera al dl Casa
Eventuali irregolarità nelle parti comuni o in singoli appartamenti non potranno impedire il proseguimento dei lavori in corso
Dl casa: riformulazione su Salva-Milano; Salvini segue lavori
Primo via libera in commissione Ambiente al decreto Casa. Mentre dopo un primo ok di massima salta il cosiddetto ’Salva-Milano’. Gli emendamenti della maggioranza in merito sono stati infatti accantonati e ritirati, mentre quelli dell’opposizione respinti.
Il dl casa oltre a sanare piccole irregolarità cambia le metrature per gli immobili di piccolo taglio: ok all'altezza minima interna dei locali inferiore a 2.70 metri ma non meno di 2,40 metri mentre per l'alloggio monolocale per una persona è sufficiente una superficie minima di 20 metri quadri che sale a 28 per due persone. La novità principale riguarda il fatto che queste condizioni sono richieste, oltre che per ottenere l'agilità da parte del professionista, anche per "l'acquisizione dell'assenso dell'amministrazione dell'amministrazione competente, fermo restando il rispetto degli altri requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente".
È arrivato anche il via libera alla riformulazione della Lega sul cosiddetto 'Salva-Milano' che era stato accantonato nel confronto sul Dl casa in commissione Ambiente. Il testo arriverà domani in Aula, dove il governo porrà la questione di fiducia.
La settimana scorsa c'e' stato un confronto in video-conferenza nella maggioranza, alla presenza del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini che oggi in un video ha annunciato di voler seguire la discussione del provvedimento "per l'approvazione di un decreto che sistemera' i problemi burocratici che da anni tengono in ostaggio milioni di famiglie italiane per qualche centimetro fuori posto, la finestra o la veranda, la mansarda o il sottotetto". Sul tavolo, per quanto riguarda il Salva-Milano anche il tema della 'copertura penale'.
Salva-casa, tolleranze costruttive fino a 6%
Le tolleranze costruttive, cioè le differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato, vengono portate fino al 6% per i mini appartamenti con superficie inferiore ai 60 metri quadrati: è quanto prevede la riformulazione di un emendamento al dl salva-casa, approvato oggi dalla commissione Ambiente della Camera. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il mancato rispetto dell'altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari non costituisce violazione edilizia se contenuto entro i limiti del 6% delle misure previste nel titolo abilitativo. La tolleranza si aggiunge a quelle, già contenute nell'emendamento, del 2% per le unite immobiliari con superficie utile superiore ai 500 metri quadrati, del 3% tra i 300 e i 500 metri quadrati, del 4% tra i 100 e i 300 metri quadrati e del 5% fino ai 100 metri quadrati.
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Dl casa: M5s, "salva-Milano" tutela speculatori senza scrupoli
"Come mai il governo ancora una volta pone una fiducia, e quindi vuole gestire con straordinarietà un tema come quello dell'edilizia privata, dove di straordinario c'e' un bel niente?". Si apre con questa domanda del vicecapogruppo del M5s alla Camera Agostino Santillo la conferenza stampa a Montecitorio contro il cosiddetto emendamento "salva-Milano" al decreto Piano casa, in esame in commissione Ambiente alla Camera. Per Santillo il testo "e' un ponte di apertura verso quella che e' una vera e propria sanatoria per realizzazioni in corso a Milano, dove sono in corso delle indagini da parte della Procura di Milano su case che verrebbero sanate con questi emendamenti". "Un pacchetto di emendamenti che si chiama "Salva-Milano" - continua l'esponente del M5s - che sono firmati non solo dalle forze di maggioranza ma anche da alcune forze di opposizione come Partito Democratico, Italia Viva e Azione, sebbene con livelli di finalita' diverse, ma comunque si impatta nel tema della sanatoria del cosidetto "Salva-Milano", che ovviamente coincidera' in tutta Italia".
"Questi pacchetti di emendamenti sono delle tutele per gli speculatori senza scrupoli della citta' di Milano e che ci sono in tutta Italia", prosegue Santillo. "Ci ritroveremo con delle persone che hanno rispettato la legge e che hanno costruito delle case rispettando le normative e il dirimpettaio o il confinante che non le ha rispettate, magari gli occluderà' anche la vista", sottolinea il vice capogruppo del M5s alla Camera. "Il pacchetto di emendamenti salva-Milano costituisce una bella ingerenza del potere legislativo sul potere giudiziario", dice in conferenza stampa la senatrice milanese del M5s Elena Sironi. Interviene anche il giornalista del Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto, che osserva: "Milano e' la prima citta' d'Europa per attrattivita' dei capitali. Seconda e' Monaco di Baviera e terza Amsterdam. Solo che a Monaco il ritorno alla citta' e' del 30%, a Milano dell'8%". "Milano e' una citta' premium, una citta' per ricchi", conclude il giornalista.
Dl casa: Pd, da governo totale deregulation cambi destinazione
"Totale deregulation per i cambi di destinazione d'uso, con o senza opere. Senza obbligo di reperire gli standard per i servizi pubblici e la dotazione minima di parcheggi. Decidendo sulla testa dei Comuni, a cui viene sottratta la possibilita' di regolare con i propri strumenti di pianificazione persino il fenomeno degli affitti brevi che impatta sulla qualita' della vita di tantissime aree urbane e centri storici. Ecco il vero obiettivo di Salvini e della destra: cancellare tutte le regole che disciplinano il cambio di destinazione d'uso e consentire lo stravolgimento di interi quartieri e citta'" cosi' in una nota i deputati democratici, componenti della commissione ambiente di Montecitorio, commentano le riformulazioni presentate oggi dal governo ad alcuni emendamenti della maggioranza al Dl casa.
Dl casa: Ferrante, ok emendamento FI 'sblocca opere incompiute'
"Con l'approvazione in commissione Ambiente della Camera di un emendamento di Forza Italia al Dl Salva casa, che ho voluto personalmente predisporre e promuovere, i Comuni potranno utilizzare le somme derivanti dalla regolarizzazione delle difformità urbanistiche e dall'alienazione di immobili interessati da abusi, anche per completare o demolire le opere pubbliche incompiute. Grazie a questa norma, il decreto diventa anche 'Sblocca incompiute' e renderà finalmente possibile risollevare le drammatiche sorti in cui versano queste opere: è una svolta storica per i nostri territori". Lo afferma il deputato di FI Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato al Mit con delega alle opere incompiute, commentando l'approvazione in commissione Ambiente della Camera dell'emendamento di Forza Italia al Dl Salva casa.
"In Italia ci sono centinaia di opere incompiute, vere e proprie ferite inferte a intere comunità' locali che - continua il sottosegretario - sono private di aree vitali del proprio tessuto cittadino e danneggiate sul piano del decoro urbano da autentici mostri architettonici". L'emendamento prevede "di destinare quota parte delle maggiori entrate derivanti dalle sanzioni per la sanatoria delle difformità' parziali e dall'alienazione di immobili con opere abusive, anche al completamento o alla demolizione delle opere pubbliche comunali incompiute, in aggiunta - spiega il parlamentare azzurro - alle ipotesi di interventi di rimozione di opere abusive, di rigenerazione e riqualificazione urbana di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione, ovvero di sostegno ad iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale". I Comuni "avranno finalmente i fondi per intervenire sul patrimonio pubblico incompiuto, trasformando queste ferite urbane in opportunita' di rigenerazione. Con questa misura - prosegue - viene inoltre valorizzato il lavoro del Tavolo sulle opere incompiute, condotto da un gruppo di esperti da me riuniti e coordinati presso il Mit con l'obiettivo di attualizzare il vigente quadro di norme. Sulle opere incompiute e grazie a Forza Italia - conclude Ferrante - oggi finalmente si volta pagina".