Di Maio smentisce Conte sul patto coi leader. La mossa da capo ombra del M5s

Il ministro degli Esteri ha le mani libere. "Non mi fido di Salvini e Renzi". L'ex premier invece ha poco spazio di manovra, è legato mani e piedi al Pd

Politica
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M5s, Di Maio: "Il tavolo di maggioranza può essere un boomerang"

Luigi Di Maio, leader ombra del M5s,  non concorda sull'idea del segretario del Pd di organizzare un vertice con tutti i capi della maggioranza per trovare un accordo sulla Legge di Bilancio e sulla corsa al Quirinale. Non si tratta solo di mettere insieme forze politiche che su tutto, non solo sulla manovra di bilancio, vogliono cose diversissime. Si tratta di chiedere loro di fidarsi l’uno dell’altro. Per questo - si legge sulla Stampa - il ministro degli Esteri allontana l'ipotesi di un tavolo di maggioranza. "Il Parlamento - spiega Di Maio - deve rimanere centrale, anche Giuseppe (Conte, ndr) ha espresso dubbi sul fatto che un tavolo di leader sulla manovra potrebbe essere percepito come lesivo della prerogative delle Camere». E quindi: «Sarebbe fondamentale, piuttosto, che ci fosse la massima sintonia tra i capigruppo in Parlamento, bisogna fidarsi di deputati e senatori. In occasione delle ultime manovre hanno dimostrato di saper trovare la quadra, accogliendo al massimo anche le iniziative delle opposizioni"

"Conosciamo entrambi i due Matteo (Renzi e Salvini ndr), - prosegue Di Maio alla Stampa - e sappiamo bene che anche se prendono un impegno, poi non lo mantengono. La storia lo testimonia: quando si sono seduti attorno a un tavolo in questi anni, l’hanno fatto solo per dare scossoni al governo, aprendo poi una crisi". Non è solo il fallimento del patto sulla manovra o sulle riforme, o addirittura sul presidente della Repubblica, che teme il ministro degli Esteri. Ma una fine disordinata e drammatica della legislatura: "Questo tavolo con loro due rischia di essere un pericoloso boomerang. La scusa per dire: non siamo d’accordo, allora stacchiamo la spina".

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