M5s, il divorzio Grillo-Conte vale un tesoro. Sul tavolo 13 mln di € vitali
Il nodo economico diventa cruciale per poter dar vita ad un nuovo partito. La soluzione alternativa? Donazioni da privati. Opzione sempre rifiutata dai grillini
M5s, il divorzio Grillo-Conte vale un tesoro. Sul tavolo 13 mln di € vitali
Il M5s continua a combattere la sua guerra interna, senza esclusione di colpi. Ormai tra Grillo e Conte la rottura è insanabile e sarà divorzio. Ma come tutte le separazioni una delle questioni principali è l'aspetto economico. Sul tavolo della contesa ballano quasi 13 milioni di euro l’anno. A tanto ammonta (per la precisione 12,6 milioni) la sola voce dei rimborsi ai gruppi parlamentari del Movimento, la «benzina» essenziale per consentire il funzionamento della «macchina» e dell’attività politica dei Cinque Stelle, che non percepiscono finanziamenti privati e devono contare sui contributi degli eletti, molti dei quali non versano più da tempo.
Inoltre, - prosegue il Corriere - in questa diaspora che pare sempre più imminente, c’è la gestione di oltre 130 dipendenti che consentono il funzionamento della macchina parlamentare grillina: circa 80 a Montecitorio e 55 al Senato. In caso di scissione, molti di loro dovrebbero essere licenziati perché verrebbero a mancare i fondi. L’ex premier, per porre le basi e costruire un partito tutto suo, ha bisogno di soldi, e non pochi. Il primo passo, in questo percorso, sarebbe la creazione di due nuovi gruppi parlamentari. Alla Camera, dove secondo ipotesi ottimistiche l’ex premier sembra poter contare su 80 eletti, il gruppo contiano potrebbe nascere più facilmente, perché il regolamento è meno stringente. Al Senato, invece, dove le norme sono più rigide contro il trasformismo, il gruppo di Conte dovrebbe per forza fare un tandem con un partito che si era presentato alle elezioni del 2018 con un proprio simbolo: potrebbe essere il Maie.