Politica

M5S: Conte, Grillo, Di Maio... "Vi spiego come finisce, chi vince e chi perde"

Di Alberto Maggi

Caos M5S, come andrà a finire tra Conte e Grillo? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Massimo Cacciari. Intervista

Luigi Di Maio ha incontrato oggi Giuseppe Conte e sta cercando una disperata mediazione con Beppe Grillo. Come finirà lo scontro nel M5S?
"Pensavo che alla fine per ragioni di sopravvivenza avrebbero finito per trovare un accordo, ma arrivati a questo punto mi pare che forse convenga sia a Conte sia a Grillo la separazione".

Perché?
"Continuare a convivere dopo quello che si sono detti e dopo quello che è accaduto non avrebbe alcun senso e soprattutto zero credibilità per entrambi. Grillo può rilanciare come vuole il Movimento e Conte, vista la sua popolarità e la sua forza, può provare la strada di un suo partito cercando magari di aggregare altre forze di centro".

E Di Maio?
"Sta disperatamente cercando una mediazione perché vuole salvare la propria carriera politica. Se rompono dove va? Non è certo un pupillo di Grillo e Conte che cosa se ne fa di Di Maio? Sarebbe di troppo. L'unica sua possibilità per continuare a esistere sulla scena politica è che alla fine trovino un'intesa ed è per questo che disperatamente lavora a una difficilissima mediazione".

In caso di separazione, sia Grillo sia Conte continueranno ad appoggiare il governo Draghi?
"Assolutamente sì, nessuno dei due, nemmeno per sogno, lascerà l'esecutivo. Conte è ovvio che resta dentro e anche Grillo non può certo fare forzature altrimenti non gli rimane nemmeno un parlamentare. Il governo Draghi è al riparo da ogni rischio".

Sia Grillo sia Conte alleati del Partito Democratico alle elezioni del 2023?
"Il Pd, che ha come unico obiettivo e fine della propria vita quello di stare al governo, cercherà un accordo con entrambi per avere il maggior numero di voti possibile. E quindi dentro tutti, da Grillo a Renzi fino a Calenda. Poi è evidente che con Conte il rapporto è più semplice e naturale".

Alessandro Di Battista rientra in caso di rottura?
"Se Grillo rompe malamente è sicuro il ritorno di Di Battista nel Movimento 5 Stelle".

Insomma, il M5S è destinato a spaccarsi...
"Penso proprio di sì, qualcuno andrà con Grillo e altri con Conte. Non sarà facile per l'ex premier fare un suo partito. Una forza politica dell'1-2% alla Calenda che non conta niente possono farla tutti, ma un partito importante è difficile da costruire e bisognerà anche capire quali sono i suoi finanziatori e quali strutture avrà a disposizione. Presto oggi per provare a rispondere a queste domande".

In definitiva, secondo lei chi ha sbagliato, Conte o Grillo?
"Quella di Grillo è stata una mossa da manicomio. Ha preso Conte e lo ha costretto a calci ad appoggiare il governo Draghi dopo esser stato defenestrato da Palazzo Chigi, poi lo ha benedetto come capo politico del Movimento dandogli l'incarico di scrivere il nuovo statuto. Infine lo stronca in quel modo plateale. Reazione squilibrata e follia completa. Si vede che non è vero che Grillo ne ha le palle piene della politica e vuol tornare alla vita privata e a fare il comico, il Movimento è suo, pensa che il 33% del 2018 sia merito suo e vuole riaffermare la sua leadership. Ci sono solo spiegazioni psicologiche per quanto è accaduto in questi giorni".