Manganellate agli studenti: "Colpa degli anarchici". Bufera sulla Lamorgese

La relazione della ministra dell'Interno sugli scontri di piazza provoca durissime critiche sia da destra che da sinistra

Politica
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Critiche bipartisan alla ministra dell'Interno

Le manganellate agli studenti? Secondo la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese la colpa è stata degli anarchici dei centri sociali, infiltrati nelle manifestazioni. Lo ha detto in Parlamento, parlando di “fatti incresciosi, come quelli che il 28 gennaio scorso hanno causato conseguenze a danno di alcuni giovani studenti estranei ai gruppi dei facinorosi presenti nelle piazze e, tuttavia, rimasti coinvolti nei tafferugli”. Pur facendo sue le parole di Mattarella e quindi sottolineando che “è doveroso ascoltare la voce degli studenti che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze e domande volte a superare squilibri e contraddizioni. La via maestra è il confronto”, la titolare del Viminale ricostruisce gli scontri tra polizia e studenti in questo modo: “Le attività informative di polizia avevano fatto emergere la precisa intenzione di alcuni partecipanti, appartenenti ai centri sociali capitolini e aderenti a gruppi di matrice anarchica, di trasformare la stessa manifestazione in un'occasione di scontro fisico con la polizia”.

"In piazza c'erano esponenti dei centri sociali"

A Torino, in particolare, sarebbero scesi in piazza esponenti del noto centro sociale Askatasuna: “Un consistente gruppo di partecipanti muoveva in corteo contro lo schieramento delle forze dell'ordine posto a chiusura della piazza, cercando più volte di rompere lo sbarramento. L'azione si è svolta in pochi minuti e ha riguardato i vari punti di dispiegamento del dispositivo di polizia. Si sono verificati momenti di elevata tensione, dovuta al contatto fisico tra i dimostranti più accesi e il personale del reparto mobile. Dopo aver inizialmente utilizzato gli scudi in dotazione, gli operatori della polizia, a causa dei violenti tentativi di sfondamento esercitati con calci e pugni, hanno fatto ricorso ad azioni di respingimento e a un intervento di alleggerimento, in quest'ultimo caso anche con l'impiego dello sfollagente”, ha detto la ministra.

Fratoianni (Si): "Ministra deludente e forse ormai inadeguata"

La sua relazione è riuscita nell’impresa di mettere d’accordo destra e sinistra, con Fratoianni (Sinistra Italiana) che definisce le sue parole “imbarazzanti e deludenti” e Montaruli (Fdi) che considera Lamorgese “responsabile degli scontri del 28 gennaio”. Trovo davvero imbarazzante che la Ministra Lamorgese in Senato tra un passaggio gonfio di retorica sui giovani e un altro tipico di un mattinale di polizia borbonica, non abbia avuto il tempo di riconoscere che qualcosa non va per il verso giusto quando dei ragazzi vengono manganellati, che forse oggi era l'occasione di fare le scuse dello Stato a quei ragazzi mandati all'ospedale, di annunciare che i responsabili di questa reazione sproporzionata erano stati individuati, e forse era l'occasione di dire che episodi di questo genere non si devono ripetere e non si ripeteranno. Nulla di tutto questo", ha detto Fratoianni, aggiungendo che Lamorgese è "una ministra deludente, e forse ormai inadeguata, di un governo deludente e sicuramente quanto mai inadatto a rispondere ai problemi del Paese". 

Montaruli (Fdi): "La responsabilità politica è sua"

Per Montaruli, "Lamorgese è politicamente responsabile di quanto avvenuto il 28 gennaio, ma non si cita mai nella sua informativa scaricando le responsabilità sugli agenti. Queste responsabilità derivano dal suo tentativo di usare la pandemia per mettere il bavaglio, limitando le manifestazioni. In questo Lamorgese ha trovato a suo sostegno le forze di maggioranza che l'hanno sempre difesa quando giustificava moti ondulatori, idranti contro i lavoratori, restrizioni contro chi vuole esprimere un dissenso contro il governo”.

 

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