Manovra: pensioni, Pos... Ecco che cosa cambia dopo i rilievi dell'Ue

Affaritaliani.it ha visionato i documenti della Commissione europea

Di Alberto Maggi
Giancarlo Giorgetti
Politica

Pensioni minime a 600 euro per gli over 75 e limite Pos 40 euro


"Ci sono dieci Paesi che sono in linea, noi giochiamo la Champions, mentre ci sono altri 10 paesi sono in Europa League. Venite qua a contestarci, anche se giochiamo in Champions League? Poi magari non la vinciamo, ma è una bella soddisfazione". Ha perfettamente ragione il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Leggendo bene e attentamente le osservazioni della Commissione europea sulla Legge di Bilancio per il 2023 - che Affaritaliani.it ha avuto modo di visionare - appare evidente la promozione del nostro Paese - e non era affatto scontato all'indomani delle elezioni del 25 settembre - e i rilievi che vengono mossi da Bruxelles su alcuni punti non sono vere criticità che, comunque, verranno in parte corrette. Il tutto di fronte a una sostanziale bocciatura delle leggi di bilancio di Paesi storicamente virtuosi come Germania e Olanda.

Non solo, a zittire alcune voci critiche arrivate da Pd e M5S dopo il documento Ue e le parole del commissario Paolo Gentiloni è lo spread, oggi stabilmente sotto quota 200 e assolutamente sotto controllo. Al punto 20 documento si legge: Nel complesso la Commissione ritiene che il documento programmatico di bilancio dell'Italia sia in linea con gli orientamenti di bilancio contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022".

Italia promossa a pieni voti soprattutto sul fronte della lotta al caro energia, come si legge sempre nel documento dell'esecutivo Ue: "L'Italia ha rapidamente disposto misure in materia di energia nell'ambito della risposta emergenziale agli eccezionali rincari energetici; la proroga delle misure di sostegno vigenti e/o l'adozione di nuovi aiuti in reazione agli elevati prezzi dell'energia concorrerebbero tuttavia a una crescita maggiore della spesa corrente netta finanziata a livello nazionale e a un aumento del disavanzo e del debito pubblico previsti per il 2023".



Al punto 19 del documento ecco i rilievi, che non sono criticità che soprattutto non sono imposizioni: "Fra le misure incluse nel documento programmatico di bilancio che non sono in linea con le citate raccomandazioni specifiche per paese si annoverano in particolare le seguenti: i) innalzamento del massimale delle operazioni in contanti dagli attuali 2 000 EUR a 5 000 EUR nel 2023; ii) provvedimento equivalente a un condono fiscale che consente la cancellazione dei debiti fiscali pregressi fino a 1 000 EUR relativi al periodo 2000-2015; iii) possibilità di rifiutare il pagamento elettronico di importi inferiori a 60 EUR senza incorrere in sanzioni; iv) rinnovo nel 2023 dei regimi di accesso anticipato alla pensione in scadenza a fine 2022, con inasprimento dei criteri di età".

In definitiva, l'Italia di Meloni a Palazzo Chigi e Giorgetti al Mef viene promossa da Bruxelles e si conferma affidabile sui mercati finanziari. Le piccole correzioni al testo uscito dal Consiglio dei ministri riguarderanno - come Affaritaliani.it è in grado di anticipare - il limite di 40 euro (e non 60) oltre il quale sarà obbligatorio il Pos (pagamenti elettronici) e l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese per gli over 75 anni. Altre sostanziali modifiche non ci saranno e il tetto al contante resterà fissato a 5mila euro, visto che tra l'altro l'Unione europea lo fissa a 10mila.

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