Mattarella furioso col governo per il Mes e vuole Draghi all'Ue. Rumor-bomba
Mattarella non gradisce affatto l'ennesimo rinvio deciso dalla maggioranza sulla ratifica del Mes
Mattarella spinge per Draghi presidente della Commissione europea. Ecco perchè. Inside
Due veline. Due rumor che arrivano direttamente da ambienti vicini al Quirinale. Ovviamente nulla di ufficiale. Ma, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il presidente della Repubblica sarebbe a dir poco deluso, se non furioso, per la decisione della maggioranza di Centrodestra e della premier Giorgia Meloni di continuare a rinviare la ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES).
Secondo Sergio Mattarella non sarebbe questo il modo corretto, quello in sostanza del ricatto politico, per trattare a Bruxelles sugli altri dossier: riforma del Patto di Stabilità, Pnrr, armonizzazione fiscale e unione bancaria. Anzi, è opinione del Colle che un atteggiamento di apertura dell'Italia con la ratifica entro fine anno (che non avverrà) del Mes, almeno in un ramo del Parlamento, faciliterebbe il dialogo e la trattativa con le istituzioni Ue e gli altri Paesi europei, compreso il nodo sui migranti.
Un altro rumor che arriva dal Quirinale è che Mattarella è il primo sponsor di Mario Draghi alla guida della prossima Commissione europea al posto di Ursula von der Leyen. Facendo così asse con il presidente francese Emmanuel Macron. In primo luogo, perché lo stima moltissimo e pensa che sia l'unico che possa salvare l'Unione europea trasformandola in uno Stato federale sul modello degli Usa. E secondo perché con un italiano stimato in tutto il mondo come Draghi alla guida dell'esecutivo europeo si arginerebbero le spinte euro-scettiche- in particolare della Lega e in parte anche di Fratelli d'Italia- che il Capo dello Stato ritiene nocive per gli interessi nazionali.
La strada è comunque difficile. I tedeschi della Cdu-Csu che dominano il Partito Popolare Europeo vogliono il bis di Ursula e imputano a Draghi di aver sbagliato politica monetaria quando era presidente della Bce con la politica monetaria dei tassi di interesse a zero e dell'acquisto dei titoli di Stato dei Paesi fortemente indebitati. A sinistra Elly Schlein è molto tiepida, come ha spiegato ieri il Dem Alessandro Alfieri (membro della segreteria) ad Affaritaliani.it perché sa che i partner europei del Pse, Socialdemocratici e Riformisti, non gradiscono un tecnocrate e banchiere e puntano su un loro candidato probabilmente dei Paesi del Nord Europa vicino all'Spd del Cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Insomma, Mattarella non lo dice ma boccia in pieno l'atteggiamento del governo sul Mes e spinge, pur sapendo che la partita è complessa, per Draghi presidente della Commissione Ue, sia per motivi europei sia per ragioni interne.