Mattarella, gelo dopo gli attacchi su Pisa. Meloni fa le prove di premierato

Pochi dubbi dal Quirinale, quelle frasi in difesa della Polizia della premier erano dirette proprio al Capo dello Stato

di redazione politica
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Meloni e Mattarella e l'Intelligenza Artificiale
Politica

Mattarella-Meloni, scontro totale. Il Quirinale non ha gradito la "ramanzina" su Pisa

Rapporti sempre più tesi tra Meloni e Mattarella, fonti del Quirinale fanno trapelare lo stupore del Capo dello Stato in seguito alle dichiarazioni della premier dell'altra sera e più in generale di vari esponenti del governo sulle manganellate agli studenti a Pisa. Mattarella era immediatamente intervenuto sull'aggressione chiamando il ministro degli Interni Piantedosi per chiedere spiegazioni e definendo quei fatti "gravi". Questa presa di posizione non sarebbe piaciuta a Chigi, da lì la dichiarazione di Meloni a Tg2Post: "Pericoloso per le istituzioni non difendere le Forze dell'Ordine". Nessun dubbio - sostiene Repubblica - sul fatto che fosse proprio Mattarella il destinatario della frase pronunciata dalla premier in televisione dopo i fatti di Pisa. E sarebbe ipocrita negare l’inevitabile stupore per una simile affermazione, ma Mattarella non si farà tirare per la giacchetta, né scenderà nell’agone della polemica. Il suo rispetto per le istituzioni è sacro, troppo grande il sentimento di ruolo con cui ha interpretato finora il suo compito di arbitro.

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In questo anno e mezzo di governo Meloni - prosegue Repubblica - Mattarella ha sempre cercato di mantenere un rapporto di buon vicinato con Giorgia Meloni, anche se le distanze culturali sono sensibili. Nel maggio 2018, dopo il caso Savona, Meloni aveva minacciato l’impeachment, accusandolo di avere "agito al di fuori delle proprie prerogative". Nel 2022 è stata l’unica che non l’ha votato per la seconda volta. A dispetto di questi pregressi il Capo dello Stato si è sempre dimostrato disponibile a trovare una soluzione ai problemi, difendendo il nostro governo all’estero, spronandolo nei suoi rapporti con l’Europa, agevolandone per quanto possibile il lavoro, a cominciare dal Pnrr. Sul premierato, - conclude Repubblica - che mette pesantemente in discussione le sue funzioni, non ha detto una parola, né mai la dirà. La sensazione, per chi segue le vicende della presidenza della Repubblica, è che sia iniziata una nuova fase nei rapporti.