Memorandum Italia-Libia, Bonelli e Soumahoro al presidio: "No al rinnovo"

“Non possiamo accettare che, per il sesto anno consecutivo, l’Italia rinnovi i finanziamenti e il supporto alla Guardia Costiera Libica"

Aboubakar Soumahoro (foto IPA)
Politica

Libia: Bonelli e Soumahoro (SI/Verdi) al presidio per il "no" al rinnovo del memorandum

“Non possiamo accettare che, per il sesto anno consecutivo, l’Italia rinnovi i finanziamenti e il supporto alla Guardia Costiera Libica. Ci rifiutiamo di essere considerati complici di tali atrocità: l’Italia, crogiolo dei popoli, deve smettere di avallare politiche di sistematica violazione dei diritti umani e tornare a essere un faro nel bacino del Mediterraneo”. Così dichiarano Angelo Bonelli e Aboubakar Soumahoro, parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra che hanno raggiunto gli attivisti incatenati in Piazza Montecitorio per dire "basta" agli accordi dell’Italia con la Libia.

“In questo, – hanno proseguito i due parlamentari – l’Italia ha certamente bisogno dell’Europa che, anziché erigere muri, deve garantire percorsi regolari e agire nel solco della solidarietà e della responsabilità. I flussi migratori non si arresteranno se non cambia l’approccio con cui la questione viene affrontata perché non è possibile fermare la sete di riscatto degli esseri umani”.

“Partendo dalla revisione del Regolamento di Dublino, – concludono Bonelli e Soumahoro, – l'UE lavori subito a strumenti di identificazione e a nuovi progetti condivisi di accoglienza, di valorizzazione delle competenze e di gestione dei migranti richiedenti asilo. E l’Italia svolga un ruolo di guida, attraverso un'effettiva e piena applicazione del diritto d’asilo, a partire dal principio di non respingimento, che impedisce ogni forma di espulsione che metta a rischio i diritti fondamentali delle persone”.

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