Migranti, "meno irregolari senza fissa dimora, più espulsioni". Parla Molteni
Intervista al sottosegretario all'Interno Nicola Molteni: "L’Ue nel Mediterraneo deve seguire il modello Merkel"
Immigrazione, il piano del governo. Intervista al sottosegretario all'Interno Molteni
"Nel tempo avremo meno arrivi, meno irregolari senza fissa dimora e più espulsioni. Recuperiamo molte norme dei decreti sicurezza di Salvini. Il Governo ha messo ordine alla normativa nazionale su asilo, protezione, rimpatri e accoglienza. Ora manca l’Europa". Lo afferma in un'intervista ad Affaritaliani.it il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, esponente della Lega.
Il decreto Cutro diminuirà gli sbarchi di migranti irregolari?
"Il decreto Immigrazione ha un grandissimo merito: aver cancellato il decreto Lamorgese della sinistra del 2020 che aveva aumentato l’immigrazione illegale, allargato la platea dei permessi di soggiorno e ridotto le espulsioni. Il decreto appena approvato è un grande successo per il centrodestra e va narrato e raccontato con convinzione anche come strumento di deterrenza e disincentivo per le partenze da Libia e Tunisia. Con il decreto immigrazione del centrodestra avremo meno protezione speciale “allargata” che è stata una vera sanatoria che non ha prodotto integrazione e ha ingolfato le questure creando casi come via Cagni a Milano; avremo più espulsioni e rimpatri; rafforziamo i Cpr e allunghiamo di 15 giorni il periodo di trattenimento degli irregolari pericolosi; revochiamo la protezione ai migranti che si macchiano di violenza, irregolarità e violano la legge; introduciamo controlli più severi e l’arresto differito nelle 48 ore in caso di violenza su persone o cose nei centri di accoglienza. È una grande riforma con regole più severe e dure contro gli irregolari e più quote di ingresso per i migranti qualificati e formati. Nel tempo avremo meno arrivi, meno irregolari senza fissa dimora e più espulsioni. Recuperiamo molte norme dei decreti sicurezza di Salvini. Il Governo ha messo ordine alla normativa nazionale su asilo, protezione, rimpatri e accoglienza. Ora manca l’Europa".
Quali altri provvedimenti potrebbe prendere l'Italia?
"In 6 mesi abbiamo adottato due decreti sull’immigrazione: uno per regolamentare l’attività delle Ong, obbligandole a rispettare il coordinamento nazionale e l’altro per aumentare le pene e il contrasto a scafisti e trafficanti. Abbiamo dichiarato lo stato d’emergenza e ora bisogna governare i 44 mila arrivi via mare, evitando gli errori e i fallimenti del passato con la sinistra. Non bisogna gravare sulle comunità locali, soprattutto quelle di piccole dimensioni. Con la sinistra negli anni 2104/15/16 ci sono state le tendopoli e i vergognosi grandi centri di accoglienza, inumàni e degradanti, senza diritti e tutele per i migranti, chiusi poi da Salvini nel 2018 e nel 2019. Bisogna potenziare i punti di crisi di primo sbarco, prevedendo hub temporanei sulla primissima accoglienza e sui centri governativi e prevedere un Cpr per regione. Senza i Cpr non si possono fare i rimpatri. La sfida è avere 20 Cpr in Italia in tempi rapidi".
L'Europa continua a ignorare le richieste italiane e dalla Francia arrivano insulti. Che fare? Quale soluzione?
"Le parole del ministro francese contro l’Italia sono state inaccettabili. La Francia deve chiedere scusa al Governo italiano. L’Italia non prende lezioni da un paese che in questi anni ha più volte violato le convenzioni internazionali ed europee con i respingimenti in frontiera, anche di minori. Ci attendiamo dall’Europa un salto di qualità sul tema dell’immigrazione prima delle elezioni del 2024. Oggi l’agenda comunitaria è finalmente quella del governo italiano grazie all’impegno dell'esecutivo Meloni che sta facendo molto bene in Europa. L’agenda è chiara, ora va realizzata. L’Europa deve fare nel Mediterraneo quello che ha fatto, su spinta della Merkel nel 2015, con la rotta Balcanica per bloccare l’immigrazione illegale. Servono accordi e risorse vere, in primis con la Tunisia. Senza queste condizioni sarà un problema enorme per l’Italia e per la stessa Europa. Mentre l’Europa riflette, il Ministro Piantedosi sta lavorando con grandissimo impegno per implementare la cooperazione sia in Tunisia che in Libia".
Il decreto flussi per l'ingresso legale in Italia potrebbe essere riaperto?
"Abbiamo fatto un decreto flussi di 82.700 quote, 44 mila stagionali. Il più importante decreto flussi degli ultimi anni. La sinistra parlava di ingressi legali, il centrodestra lo ha fatto. Ora nel decreto immigrazione è prevista una programmazione triennale e più flessibile. Guardiamo a una immigrazione di qualità e specializzata ma ricordo che con la cancellazione del reddito di cittadinanza avremo migliaia di italiani da occupare anche grazie agli incentivi del decreto lavoro. Prima occupiamo gli italiani e poi i migranti qualificati".