Migranti, Piantedosi: "5-6mila in un weekend, stato di emergenza necessario"
Migranti, Schifani: "Sicilia sommersa". Sala: "Rischio tendopoli nelle città"
Dl Cutro in Senato. Il commissario Valenti a Lampedusa
"Sì è fatto ricorso allo Stato di emergenza anche per i profughi provenienti dall'Ucraina per avere strumenti di gestione del fenomeno che siamo adeguati al forte impatto causato dall'arrivo concentrato di persone. Quando in un fine settimana ne arrivano 6mila io sfido chiunque con strumenti ordinari a trovare loro un'adeguata e dignitosa sistemazione". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al convegno promosso dal sindacato di Polizia Coisp 'La Sicurezza nelle Aree Metropolitane', precisando che "l'emergenza non è una connotazione del fenomeno ma uno strumento tecnico".
SICILIA AL COLLASSO - Non s'arresta il dibattito politico sui migranti in Italia. Ai microfoni di Tgcom 24 il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ribadito che "l'emergenza esiste, la viviamo in Sicilia già da un mese, da quando siamo stati 'sommersi' da sbarchi. Migliaia di persone hanno invaso l'hotspot di Lampedusa che può accogliere solo alcune centinaia di migranti. La Regione ha fatto la sua parte e ha dato una mano, abbiamo fatto in modo di far arrivare coperte, scarpe, viveri in collaborazione con il ministero dell'Interno".
Dl Migranti: seduta fiume. Balboni, partita si gioca in Aula
Sul decreto Migranti si profila una seduta fiume in commissione Affari costituzionali del Senato. I lavori proseguono a rilento per l'ostruzionismo attuato dai partiti di opposizione che dalle 12 di oggi intervengono a raffica in dichiarazione di voto su ogni emendamento presentato. Sul tavolo ci sono ancora oltre 300 proposte di modifica da discutere e votare. E il tempo stringe. Il testo varato dal Consiglio dei ministri a Cutro - atteso in Aula domani alle 16,30 - scade il 9 maggio e dopo il si' di Palazzo Madama dovra' essere discusso dalla Camera. La seduta della commissione del Senato dovrebbe proseguire fino alla tarda serata di oggi e riprendere domattina, ma a Palazzo Madama viene dato ormai per certo l'approdo del provvedimento in Aula senza il mandato al relatore. Una 'road map' che fa dire al presidente della Commissione, Alberto Balboni, che la "partita si giochera' in Aula".
Durante la discussione in Commissione "l'opposizione ha dato spunti e stimoli interessanti. Ma mi rammarico del fatto che il numero enorme di subemendamenti presentati non ci consenta di esaurire l'esame di tutti gli articoli" del decreto, ha aggiunto l'esponente FdI conversando con i cronisti durante una breve pausa dei lavori. "Un confronto di merito avrebbe aiutato a svelenire il clima e a entrare nel merito dei problemi, che e' quello che interessa agli italiani. Questo non avverra' ed e' un peccato - ha adetto ancora Balboni - La maggioranza certamente fara' la sua strada, questo e' un decreto importante che bisogna assolutamente convertire", ha poi insistito, perche' "nessuno puo' negare che ci sia una gravissima emergenza sul fronte immigrazione".
Balboni ha poi confermato che l'intenzione del governo non e' quella di procedere con la fiducia e che al momento non sono previste riformulazioni all'emendamento della maggioranza sulla protezione speciale. "Se si andra' in Aula senza relatore verra' azzerato tutto il lavoro fatto in commissione, e anche gli emendamenti delle opposizioni approvati", ha ricordato, dovranno essere ripresentati. "L'opposizione esercita legittimamente il suo ruolo, che io rispetto - ha concluso - tuttavia non si puo' impedire alla maggioranza di tirare le somme. Se non riuscira' a tirarle in commissione, le tirera' in Aula".
Migranti. Occhiuto: "C'è una situazione eccezionale"
"La situazione relativa agli sbarchi ce l'ho sotto agli occhi ogni giorno. In Calabria si sono quasi quadruplicati i flussi rispetto all'anno scorso, in cui abbiamo accolto più di 18mila migranti oltre a tanti altri che sbarcano sulle nostre coste con imbarcazioni molto piccole e che talvolta non vengono neanche identificati. Quest'anno gli sbarchi stanno aumentando ancora di più, in maniera esponenziale. Sono molto preoccupato di quello che potrebbe accadere, e per questo ho salutato con favore la dichiarazione da parte del governo dello stato di emergenza nazionale. Pensare che una situazione eccezionale si possa affrontare con le procedure ordinarie credo sia sbagliato".
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a "24 Mattino", su Radio 24. "Io - ha aggiunto - governo una Regione che rischia davvero di essere travolta dai flussi migratori e quindi capisco quanto possa essere importante lo stato di emergenza. Tanti migranti che sbarcano in Calabria dovrebbero essere identificati e rimpatriati in pochissimi giorni, al massimo in qualche settimana. A volte invece con le procedure attuali passano anche 60-80 giorni prima che ciò avvenga. Con la dichiarazione di stato d'emergenza l'auspicio è che si possa fare tutto più velocemente attraverso procedure accelerate. I migranti che sbarcano a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, a volte sono costretti a stare in una tenda. Se il governo aiuta i sindaci coinvolti nella prima accoglienza, dandogli la possibilità di individuare con risorse e capacità organizzative dei centri che svolgono questa attività in maniera più funzionale, penso sia una buona cosa".
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Migranti, il neo commissario Valenti domani a Lampedusa
Il neo commissario delegato per lo stato d'emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti - che è il capo del dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno -, domani sarà a Lampedusa. A poche ore dalla nomina, fatta con un'ordinanza a firma del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, Valenti, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa e il questore Emanuele Ricifari torneranno sulla più grande delle isole Pelagie. E' prevista una visita all'hotspot di contrada Imbriacola, una riunione in Comune e poi un incontro con tutte le autorità.
Compito del nuovo commissario, in linea generale, è coordinare le attività volte all'ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot. Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare - e questo dovrebbe essere il motivo della visita a Lampedusa - un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, da parte di vettori appositamente individuati, dagli hotspot ai territori dove ci sono centri e strutture. Due degli emendamenti approvati negli scorsi giorni al decreto migranti prevedono per Lampedusa un collegamento marittimo in più, rispetto al traghetto di linea, per garantire il trasferimento stimato di almeno 400 migranti al giorno, per un totale di 2.800 persone a settimana e di avvalersi, fino al 31 dicembre 2025, della Croce Rossa per la gestione dell'hotspot di contrada Imbriacola "al fine di assicurare adeguati livelli di accoglienza".
Migranti, la rivolta dei sindaci contro il governo
Sui migranti la maggioranza sarà alla prova dell'Aula del Senato. Oggi la commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama esaminerà gli emendamenti del decreto Cutro. Il provvedimento è atteso in aula tra martedì e mercoledì. Il testo dovrebbe essere licenziato entro la settimana per passare poi alla Camera. Nominato intanto il commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti nelle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano: è Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione. Quattro Regioni, guidate dal centrosinistra, non hanno firmato l'intesa: sono Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia.
Ieri i sindaci Pd di sei grandi città hanno firmato un documento congiunto sul provvedimento, con cui esprimono preoccupazione sulla cancellazione della protezione speciale per i migranti. Nel pomeriggio intanto è iniziato il salvataggio di un peschereccio in difficoltà con a bordo circa 600 migranti a circa 170 miglia a sud delle coste della Sicilia Sudorientale, da parte della Guardia Costiera. Le operazioni sono state rese difficoltose dalle cattive condizioni meteo.
Migranti, Sala: "Con dl Cutro c'e' rischio tendopoli nelle città"
Il rischio tendopoli "che ha sottolineato il mio collega Matteo Lepore di Bologna c'e'. Il problema vero e' che, a volte si dice 'metto un blocco', ma quando arrivano arrivano, quindi bisogna trovare formule per sapere dove sono e chi sono". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, rispondendo, durante un'intervista a Sky, alla domanda se, con il dl Cutro sulla cancellazione della "protezione "speciale" ci sia un "rischio tendopoli" nelle citta'.