Nordio torna prudente sui pm: "Autonomia e indipendenza non trattabili"
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario torna prudente sull'intoccabilità delle toghe
Giustizia, Nordio: "Le riforme avverranno in armonia ascoltando tutte le voci"
"Le riforme che ci proponiamo saranno fatte attraverso una coniugazione e assimilazione di energie con magistratura, accademia e e avvocatura. Ma queste riforme, che sono certo avverranno in armonia ascoltando tutte queste voci, avranno comunque un elemento non trattabile che è l'autonomia e l'indipendenza della magistratura".
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario alla Corte d'Appello di Venezia, torna prudente sull'indipemndenza delle toghe, smontando le ultime polemiche politiche. "Ho sentito in questi giorni insinuazioni, che addirittura che sarebbe mia intenzione in un domani in una riforma di sottoporre il pubblico ministero all'esecutivo, figuriamoci se potrei anche solo immaginarlo dopo avere esercitato per 40 anni la funzione di pm", ha assicurato il ministro della Giustizia.
Giustizia, Nordio: "Verso la presentazione del progetto per gli uffici periferici"
"Una delle principali attività che abbiamo avviato è proprio quella che si chiama giustizia e informazione di prossimità, che culminerà con la presentazione lunedì, alla presenza del presidente della Repubblica, di un progetto importante che consentirà a 7mila uffici periferici di costruire un anello di congiunzione tra cittadini e varie amministrazioni compresa la giustizia", ha annunciato Nordio. “Lunedì prossimo in Commissione Giustizia il ministro Nordio risponderà al nostro question time sul caso di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41 bis, in fin di vita per la sua protesta non violenta. Noi chiediamo la revoca del 41/bis, come molte forze sociali e culturali del Paese“, ha reso noto Devis Dori, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
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