"Open to fallimento". Le società di Santanchè e il ruolo di Ignazio La Russa

La trasmissione Report accende un faro sulle aziende della ministra e le operazioni finanziarie che ci sono dietro. Spunta l'aiuto del presidente del Senato

di redazione politica
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Le operazioni finanziarie dietro ai fallimenti delle aziende di Santanchè

La ministra del turismo Santanchè è anche un'imprenditrice. Tra le altre attività, ha avuto a che fare negli scorsi anni anche con il colosso del biologico Ki Group e con Visibilia nell'editoria. La trasmissione di Rai Tre Report, ha deciso di accendere un faro su queste due controverse vicende e nella puntata di questa sera svelerà alcuni retroscena inediti. Si intitola "Open to fallimento" il lungo servizio dedicato alle attività imprenditoriali di Santanché. La prima riguarda il colosso del biologico Ki Group, costantemente in perdita negli anni passati sotto la gestione della ministra e dell’ex compagno Canio Mazzaro. Una cattiva gestione – secondo i dati raccolti da Report – che ha portato la società da un valore di borsa da 35 milioni di euro a 469 mila euro. Un documento inedito mostrerà come Mazzaro si sia fatto carico del debito di 6 milioni di euro che aveva contratto con Mps la famiglia Burani (che controllava Ki Group, ma era stata travolta dallo scandalo di una bancarotta fraudolenta). Ma per saldarlo si fa prestare i 6 milioni dallo stesso Monte dei Paschi di Siena, a cui dà in garanzia le azioni di Ki Group. Un debito con la banca che, secondo Report, non è mai stato ripagato.

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Ma è la vicenda del gruppo editoriale Visibilia - prosegue Il Fatto - a creare più imbarazzo, coinvolgendo sia la ministra sia l’attuale presidente del Senato Ignazio La Russa. E si focalizza sulla strana operazione finanziaria che ha portato, in base a un contratto firmato l’8 ottobre 2021, il fondo Negma, con sede a Dubai e registrato nelle Isole Vergini Britanniche, ad acquistare obbligazioni di Visibilia per tre milioni di euro. Negma che convertiva le azioni quando il titolo era molto basso, e le vendeva quando il valore dell’azione di Visibilia improvvisamente risaliva, riuscendo a guadagnare quasi 1,5 milioni di euro su un prestito di 5 milioni. Operazione che porta Visibilia a perdere il 97% del suo valore in borsa. Sull’operazione indagano i pm di Milano. Non è possibile sapere chi c’è dietro al fondo emiratino, il cui presidente è un arabo, Elaf Gassam, ma Report nota come Ignazio La Russa, avvocato di Visibilia e delle società di Santanchè, abbia mandato a Milano Today anche due diffide a nome del fondo Negma.

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